Una giornata da ricordare, quella della marcia che si è svolta martedì mattina, per le strade di Vibo Valentia, organizzata da Libera, a favore delle inchieste di Gratteri.
Più precisamente da Piazza San Leo Luca fino al Comando provinciale dei Carabinieri in molti hanno marciato, con l’obiettivo dichiarato di metterci la faccia. Di riunire quella parte sana della cittadinanza che ha voglia di occupare gli spazi che l’imponente operazione antimafia Rinascita-Scott ha lasciato aperti. Raccogliendo così l’invito del procuratore della DDA di Catanzaro Nicola Gratteri.
Un omaggio dunque alle forze dell’ordine con un gesto concreto di tutta la comunità. In aggiunta a fiori, caffè pagati e diversi biglietti di ringraziamento giunti nei giorni scorsi.
Per far capire al mondo da che parte stanno i vibonesi nella lotta contro la ‘ndrangheta.
La marcia ha visto la presenza di diverse figure istituzionali.
Dal presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra al sindaco Maria Limardo, in aggiunta a varie associazioni locali.
Un corteo che ha sfilato unito ma che ha mostrato due facce della stessa medaglia: davanti, in prima fila, tutti i rappresentanti delle istituzioni.
Più indietro invece giovani, famiglie, cittadini comuni, con un’energia incredibile, manifestata con canzoni contro la mafia e l’importante grido “Calabria libera!”.
Nel finale c’è stato anche un lieve botta e risposta tra il sindaco Limardo e il presidente Morra. La prima infatti ha messo le mani avanti per il futuro, affermando che «agli amministratori può capitare di venire a contatto inconsapevolmente con una mela marcia; quanti atti ci capita di firmare in buona fede».
Alla quale il parlamentare cosentino ha indirettamente risposto ricordando che «nessuno può essere completamente consapevole al 100%, ma esiste soprattutto in politica il dovere della prudenza; soprattutto in questi territori ci vuole prudenza: dimmi con chi vai e ti dirò chi sei».
Si è trattato di un evento unico, mai per le strade di Vibo si era vista una cosa così. Ben 10 minuti di applausi riservati alle forze dell’ordine, un gesto di affetto incredibile.
Il comandante del nucleo provinciale dei carabinieri ha voluto ringraziare rilanciando la sfida a tutti i presenti: «non smentiamo con i fatti questi gesti bellissimi; ci aspettiamo la vostra presenza numerosa in strada, nelle caserme. Noi saremo lì pronti ad accogliervi, con sorriso, con professionalità e con sacrificio».