Catanzaro, concluse le endagini dell’Operazione “Secreta Collins”: 32 sospettati
CATANZARO, 24 MAG 2024 – La Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Catanzaro ha concluso le indagini preliminari a carico di 32 persone coinvolte in un presunto traffico di droga e armi, comprese armi da guerra, coinvolte nell’operazione “Secreta Collins”. Le indagini hanno rivelato che l’epicentro di queste attività illecite era proprio Catanzaro, con ramificazioni nelle province circostanti.
L’operazione “Secreta Collins”, ha portato alla luce un vasto arsenale composto da pistole, fucili e kalashnikov. Le armi erano nascoste in bidoni sigillati ermeticamente e occultati in una zona impervia di Catanzaro nord, metodo utilizzato anche per conservare grandi quantità di marijuana e hashish.
L’inchiesta, che ha avuto un momento cruciale a gennaio scorso, ha portato al fermo di 20 persone. Durante l’operazione, sono state sequestrate settanta armi militari, tra cui kalashnikov, fucili e pistole, oltre a circa 7.000 munizioni.
L’arsenale di armi definito dal procuratore Capomolla come “micidiale” è stato rinvenuto in un’area extraurbana chiamata Cuturelle (nel quartiere Gagliano), a nord di Catanzaro. Armi da guerra, fucili mitragliatori e munizioni sono stati nascosti in bidoni sigillati e sepolti nel terreno.
Secondo le indagini, la droga veniva acquistata attraverso canali di approvvigionamento nel vibonese e distribuita nei quartieri di Gagliano e Mater Domini di Catanzaro. Le armi, invece, erano a disposizione anche di altre consorterie della ‘ndrangheta, inclusi i gruppi di Lamezia.
Ora la parola passa agli indagati, che hanno venti giorni di tempo per chiarire la propria posizione e presentare documentazione utile a confutare le accuse mosse dalla procura. Tra gli avvocati difensori figurano Gregorio Bucolieri, Francesco Iacopino, Gregorio Viscomi, Alessandro Guerrieri e Ugo Custo.
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