L’operazione, scattata questa mattina, è stata denominata “Sommelier”, poiché lo smercio dello stupefacente avveniva con un linguaggio cripato: l’ordinazione di bottiglie di vino o birra.
Sei le persone arrestate e altre sedici denunciate e sottoposte all’obbligo di firma presso la Questura.
L’indagine, durata diversi mesi, ha documentato come non ci si facesse alcuno scrupolo ad impiegare minori nell’attività di spaccio. In un caso, uno degli arrestati, utilizzava la figlia tredicenne per il confezionamento e la cessione di cocaina.
Dalle indagini è venuta fuori una frequenza quotidiana di cessioni di singole dosi, facendo sì che si mettesse in piedi un vero e proprio supermercato della droga.
I sei uomini coinvolti spacciavano su due fronti: per quanto riguarda la città, nel quartiere Acquabona e inpiazza Umberto nei pressi del liceo classico si svolgeva un’attività a conduzione familiare, dove venivano impiegati ragazzini e, in un caso specifico, coinvolta anche una tredicenne. Sull’altro fronte, è stata constatata un’attività quotidiana di spaccio, da parte di un soggetto che non aveva precedenti per droga, che spacciava nel centro città e anche nei paesi limitrofi. Il soggetto si approvvigionava della droga nel quartiere Papanice, da parte di altri due soggetti già noti alla Polizia.
I dettagli dell’operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina ore 11:00 presso gli Uffici della Questura.
Alla conferenza stampa hanno preso parte il Procuratore della Repubblica di Crotone Giuseppe Capoccia, il sostituto e titolare dell’indagine Alfredo Manca, il Questore Claudio Sanfilippo, il Capo della Squadra Mobile Nicola Lelario, e il suo vice Antonio Concas.
Ecco i nomi delle persone arrestate:Domenico Berlingieri, 49 anni; Leonardo Bevilacqua, 35 anni; Alfonso Carvelli, 40 anni; Santo Cava, 52 anni;Orlando Genovese, 39 anni (ai domiciliari); Leonardo Passalacqua, 44 anni (in carcere), tutti con precedenti specifici.