Operazione ‘Tundra Baltica’: sequestri per frode carosello dell’IVA transnazionale nel settore del pellet, 13 indagati coinvolti, con 3,5 milioni di euro di evasione fiscale
Nella mattinata del 24 ottobre 2023, diverse province italiane, tra cui Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Crotone, Palermo e Cremona, sono state oggetto di un’importante operazione, denominata ‘Tundra Baltica’, condotta dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Catanzaro. L’operazione ha visto l’esecuzione di un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Catanzaro, che ha stabilito l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti di tredici soggetti, di cui tre di nazionalità ucraina. Queste misure sono state adottate sulla base di gravi indizi in relazione a vari reati, ipotizzati in diversi contesti, tra cui associazione per delinquere finalizzata all’evasione dell’IVA attraverso l’uso di una complessa frode transnazionale, dichiarazioni fiscali fraudolente mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti e l’omessa dichiarazione e versamento dell’IVA.
Tra i soggetti coinvolti, tre sono stati sottoposti agli arresti domiciliari e hanno ricevuto il divieto di esercitare attività d’impresa per un periodo di dodici mesi. Gli altri dieci soggetti hanno ricevuto la misura interdittiva del divieto di svolgere attività d’impresa per lo stesso periodo. Parallelamente, sono state attuate operazioni di sequestro preventivo, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari, riguardanti disponibilità finanziarie e beni per un valore totale superiore a 1,2 milioni di euro, che sarebbero stati ottenuti illecitamente attraverso le attività criminali, insieme alle due società identificate come strumenti principali dell’associazione criminale.
Le azioni intraprese dalla Procura della Repubblica di Catanzaro sono il frutto di un’intensa attività investigativa condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria/Gruppo Tutela dell’Economia della Guardia di Finanza di Catanzaro. Le indagini complesse hanno permesso di raccogliere prove significative che suggeriscono l’esistenza di un’associazione criminale a livello transnazionale che si sarebbe dedicata all’evasione dell’IVA nel settore della commercializzazione del pellet, attraverso l’uso di un sistema fraudolento noto come “frode carosello”.
Secondo le informazioni raccolte durante la fase delle indagini preliminari, si è appurato che l’associazione aveva impostato un intricato schema che coinvolgeva una società di diritto estone e due società con sede a Catanzaro, agendo come intermediari (“cartiere”) sotto il controllo effettivo o legale di uno dei soggetti di nazionalità ucraina. Queste società “cartiere” emettevano fatture per transazioni che, in realtà, non avevano alcuna base reale, e queste fatture venivano poi utilizzate da 15 acquirenti, tra imprese individuali e società, con sede in Calabria, Sicilia e Lombardia.
Secondo quanto emerso dalle indagini, si stima che tra il 2016 e il 2021 sia stata evasa un’IVA di circa 3,5 milioni di euro, e sul mercato siano state introdotte illegalmente quasi 41 mila tonnellate (equivalenti a oltre 1500 container) di pellet di alta qualità a prezzi estremamente competitivi (con un risparmio medio del 16% a tonnellata), con gravi conseguenze sia per l’Erario che per gli imprenditori onesti.
L’operazione di sequestro condotta in questa data si aggiunge a quella già eseguita d’urgenza dalla Procura della Repubblica di Catanzaro e dalle Fiamme Gialle il 16 marzo 2021, la quale ha portato al sequestro di beni per un valore complessivo di 2,3 milioni di euro. Attualmente, il procedimento legale per le accuse ipotizzate è ancora in fase di indagini preliminari e richiederà ulteriori fasi di verifica processuale che coinvolgeranno il confronto con la difesa degli indagati.