Operazione “Ultimo atto”: morte improvvisa nel carcere di Rebibbia

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Nel penitenziario di Rebibbia, a Roma, si è verificato un decesso improvviso che ha coinvolto Rosario Leonetti, detenuto di 58 anni proveniente da Cirò Marina. Leonetti si trovava dietro le sbarre in seguito all’operazione “Ultimo Atto” della Dda di Catanzaro, un’indagine che ha preso il via a febbraio del 2023 e che viene considerata come un capitolo successivo dell’ampia inchiesta denominata “Stige”, diretta contro le cosche della zona del Cirotano.

Il detenuto, difeso dall’avvocato Antonio Lomonaco, era accusato di associazione per delinquere, con il coinvolgimento nell’organizzazione mafiosa locale di Cirò, nonché di vari reati legati al possesso e all’uso illecito di armi. La sua morte improvvisa ha sollevato interrogativi e speculazioni sulla causa esatta del decesso, attirando l’attenzione su possibili criticità nel sistema carcerario e sulla gestione della salute dei detenuti.

L’operazione “Ultimo Atto” aveva già suscitato un profondo clamore a livello nazionale, evidenziando l’impegno continuo delle autorità nel contrastare le attività criminali che minano la stabilità e la sicurezza del territorio.

Al momento, le circostanze esatte della morte non sono ancora chiare e rimangono oggetto di indagine. Molti sono in attesa dei risultati dell’autopsia e di ulteriori informazioni che possano far luce su questa vicenda.

Le autorità competenti hanno assicurato un’indagine approfondita e trasparente per fare piena luce sulle circostanze della morte di Leonetti, con l’obiettivo di fornire risposte esaustive all’opinione pubblica.