Un allevatore denunciato per pascolo abusivo e rischi ambientali a seguito di un bovino vagante nelle aree protette
Il problema del pascolo abusivo continua a destare preoccupazione all’interno del Parco Nazionale d’Aspromonte, in particolare nelle aree rurali e montane della provincia di Reggio Calabria. I Carabinieri Forestali, impegnati in un costante monitoraggio del territorio, hanno intensificato le loro attività per contrastare questo fenomeno, che non solo danneggia le coltivazioni e le foreste demaniali, ma rappresenta anche un potenziale rischio per la sicurezza stradale e l’incolumità pubblica.
Recentemente, il Nucleo Carabinieri Parco di Gambarie d’Aspromonte, sotto la direzione del Reparto Carabinieri del Parco Nazionale, ha condotto controlli straordinari nel settore agricolo e ambientale. Durante queste operazioni, è stato deferito all’autorità giudiziaria un 26enne, celibe e incensurato, titolare di un allevamento a Roccaforte del Greco. L’individuo è stato sorpreso a far pascolare un bovino adulto, identificato tramite marchio auricolare, all’interno dei boschi di proprietà della Regione Calabria, nella zona di Gambarie d’Aspromonte, in prossimità di aree destinate ad attività ludiche nel comune di Santo Stefano in Aspromonte.
Questo non è un caso isolato; nei mesi scorsi, simili episodi erano stati segnalati da rappresentanti dell’amministrazione comunale locale, generando allarme tra la popolazione. In risposta a queste segnalazioni, i Carabinieri Forestali hanno intensificato le loro azioni di controllo e prevenzione.
Le autorità sanitarie competenti, come stabilito dal D.Lgs. 134/2022, sono state informate tempestivamente dell’accaduto. Sono state avviate le procedure necessarie per l’identificazione del bovino e per la sicurezza dell’area, che è stata poi restituita alla comunità per la fruizione libera. Contestualmente, il proprietario dell’animale è stato sanzionato per violazioni delle normative vigenti.
Queste operazioni confermano l’impegno dei Carabinieri Forestali nel preservare l’integrità del Parco Nazionale d’Aspromonte, mettendo in evidenza le loro competenze specifiche e la loro determinazione nel contrastare fenomeni illegali che minacciano l’ambiente e la sicurezza pubblica.