Pino Luzza: trent’anni di memoria contro la ‘Ndrangheta

Pino Luzza
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Pino Luzza: trent’anni di memoria, resistenza e amore contro la ‘Ndrangheta, un eroe che ispirò un impegno duraturo per la giustizia e la libertà

Il prossimo lunedì 15 gennaio segna il trentesimo anniversario della tragica scomparsa di Giuseppe Russo Luzza, noto affettuosamente come Pino, una vittima innocente del brutale giogo della ‘Ndrangheta.

Giuseppe, o Pino, incarnava la giovinezza serena, conosciuto come un giovane attento, un lavoratore onesto e un membro attivo del gruppo giovanile di Acquaro, sua città natale. La sua vita apparentemente tranquilla non faceva presagire l’immane tragedia destinata a colpirlo.

Il 15 gennaio 1994, Pino lasciò la sua abitazione senza immaginare che sarebbe stato l’ultimo addio. Il suo corpo, martoriato e abbandonato, fu ritrovato il 21 marzo successivo, giorno che con il tempo è diventato la “Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in Ricordo di tutte le Vittime Innocenti delle Mafie”, grazie alle dichiarazioni di un coraggioso collaboratore di giustizia.

La sua colpa, agli occhi dei criminali, era quella di essersi innamorato di una giovane donna, cognata del boss Gallace, vittima anch’essa di un gioco sordido e pericoloso. Pino difese strenuamente il suo diritto all’amore fino alla morte. La sua storia è un drammatico esempio del prezzo pagato quando ci si ribella contro il controllo dei poteri criminali.

Ricordare Pino non è solo un atto di giustizia, ma anche un dovere morale. Il sacrificio di questo giovane eroe, la sua coraggiosa resistenza e l’amore senza limiti sfidano le paure e le imposizioni della criminalità organizzata. Il suo coraggio e la sua dedizione devono essere un monito per ognuno di noi.

Il lavoro di memoria e impegno intrapreso dai familiari di Pino è un esempio illuminante di trasformare il dolore in forza propulsiva per il cambiamento e la speranza. Matteo, il fratello minore, continua a portare avanti la memoria di Pino come strumento di liberazione contro il potere opprimente e letale della ‘Ndrangheta.

A trent’anni di distanza, il 15 gennaio 2024 alle ore 10:30, ci riuniremo presso la Biblioteca Comunale di Dasà per rivivere la storia di Pino, i suoi sogni, le speranze e la voglia di un futuro migliore insieme alle ragazze e ai ragazzi dell’I.C. “Giuseppe D’Antona”. Nel pomeriggio, alle 17:30, celebreremo una Santa Messa in sua memoria nella Cappella della clinica dei “Gerani” di Vibo Valentia. In questo modo, onoreremo la memoria di Pino e continueremo a lottare per un mondo libero dalla minaccia della ‘Ndrangheta.