Vincenzo Ciro, Segretario regionale del Fronte Nazionale, ha scritto una nota polemica inerente il contenuto dell’omelia di Mons. Morosini.
Il contenuto della nota
“Da politico e responsabile di partito, per quanto piccolo sia, volevo chiarire, che è successo qualcosa di grave alla fine della processione, durante il discorso del Vescovo di giorno 17, ed a bocce ferme, una volta per tutte, perché l’uomo ed il vescovo, abbiano fortemente sbagliato e fatto un atto politico con quel discorso, offendendo un intera comunità, quella reggina che non merita tanto squallore. Il succo è uno ed uno solo, e lo dico anche a quelli che lo difendono. Stava accogliendo la Madonna, un atto all’interno di una festa tutta reggina, invece di parlare dei problemi della sua comunità, ha cominciato a parlare questioni inerenti le prossime elezioni, senza quasi una parola di accoglienza verso la Patrona”
Il proseguio
“Il Vescovo ha fatto un discorso molto, troppo politico, troppo a favore di qualcuno, quasi invitasse a votare una determinata parte politica, invece di rispettare la Patrona, una vergogna unica, ma la città ha fatto capire tutto, quando al discorso del vescovo hanno applaudito solo i 4 sugli scalini ma nessuno ne tra le persone ne tra i portatori. Cosa che ha veramente dell’incredibile e che rappresenta un forte segnale della comunità. Basta come segnale della stanchezza verso chi veramente usa la chiesa per fare politica? Forse pensando meno alle cose ed ai benefici terreni, e di più ai propri fedeli, la chiesa, in particolar modo quella reggina, ormai asservita alla politica, farebbe più bella figura. Non una parola per chi a Reggio vive nelle difficoltà. Nessuna preghiera per la Madonna, salvo la richiesta di “Aprire le menti dei cittadini al momento del voto. Le parole di quest’uomo, e del signore a lui vicino, hanno deluso i reggini. Si è parlato solo di politica, come fosse solo quello il problema, perchè parlare di altri problemi e di Reggio poteva nuocere a chi, vicino a lui, insieme a pochi suoi sodali, applaudiva. Spero ora di essere stato chiaro sul perché quell’uomo non è degno di rappresentare una comunità onesta e pulita come quella reggina, e che più che cattolico, quello del vescovo sia stato un discorso da uomo politico”.
Annamaria Gnisci