Centinaia di trattori bloccano le strade davanti alla Cittadella Regionale di Catanzaro per contestare le normative europee e gli aumenti dei costi di produzione
Una massiccia protesta agricola ha preso d’assalto la Cittadella regionale di Catanzaro, con almeno un centinaio di trattori provenienti da ogni angolo della Calabria. Organizzata dal Movimento Territorio e Agricoltura, che rappresenta produttori e allevatori, la manifestazione è la continuazione di una mobilitazione iniziata il giorno precedente.
Le strade principali della regione, in particolare la statale 106 e la statale 280, sono state bloccate sin dalle prime ore del mattino dai manifestanti provenienti da località come Lamezia Terme e Botricello. La protesta, svoltasi a passo d’uomo e accompagnata dal suono incessante dei clacson, ha creato notevoli disagi al traffico, con conseguenze anche per gli studenti universitari che hanno dovuto percorrere a piedi il tratto interrotto.
Gli agricoltori hanno espresso le loro preoccupazioni riguardo all’impoverimento della qualità dei prodotti italiani, sottolineando i rischi legati a insetti nella farina e all’uso di latte sintetico. “Non possiamo proprio accettare che tutto questo possa entrare nel nostro Made in Italy”, dichiarano gli organizzatori, evidenziando l’importanza dell’agricoltura biologica che, secondo loro, dovrebbe essere tramandata alle generazioni future.
Con slogan eloquenti come “Se anche oggi hai mangiato, ringrazia un agricoltore” e “L’agricoltura è vita”, i manifestanti chiedono al governo regionale e nazionale di comprendere le sfide del settore e di sostenere le loro richieste. La protesta si concentra su questioni cruciali, tra cui le normative europee sull’etichettatura dettagliata dei prodotti, l’incremento del costo del gasolio, la gestione dei consorzi di bonifica e l’aumento degli interessi bancari.
La tensione è salita quando alcuni manifestanti si sono incatenati per bloccare l’uscita dei dipendenti regionali, mentre una delegazione di agricoltori ha richiesto un incontro con l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo. Quest’ultimo ha accettato l’incontro per ascoltare le loro richieste e si è impegnato a trasmetterle al ministro Francesco Lollobrigida affinché siano considerate a livello nazionale.
La protesta degli agricoltori calabresi rappresenta un grido d’allarme nei confronti delle sfide e delle preoccupazioni che affliggono il settore agricolo, sottolineando la necessità di un dialogo costruttivo tra il governo e gli agricoltori per garantire la sostenibilità e la prosperità dell’agricoltura italiana.