Violazioni nel recidence: locale senza agibilità, collegamenti essenziali e autorizzazioni
Emergenza nel villaggio turistico di Santa Maria del Cedro: decine di vacanzieri, tra cui numerosi bambini, si trovano in una spiacevole situazione dopo che la struttura, situata lungo la statale 18 nell’alto Tirreno Cosentino, è stata chiusa per violazioni e irregolarità. L’ordinanza di chiusura è stata emanata dal sindaco Ugo Vetere, costringendo tutti gli ospiti a sgomberare.
La situazione ha creato un’atmosfera di confusione tra i turisti, che hanno ottenuto una proroga fino a lunedì prossimo per organizzare la loro partenza dall’edificio. Secondo quanto dichiarato dal sindaco, l’immobile sarebbe di proprietà comunale, acquisito dall’ente attraverso un complesso processo giudiziario inerente all’occupazione illegale di terreni marittimi, supervisionato dall’Agenzia del Demanio.
Ciò che ha amplificato l’ordine di chiusura è la scoperta che la struttura manca delle autorizzazioni necessarie per l’attività turistica. L’edificio non gode dell’agibilità richiesta e non è neppure connesso alla rete idrica comunale. Inoltre, non ha l’autorizzazione per lo smaltimento delle acque reflue e manca di conformità alle norme igienico-sanitarie.
Il sindaco ha evidenziato un ulteriore elemento di preoccupazione: una ditta esterna avrebbe effettuato in maniera illecita la raccolta dei rifiuti prodotti nella struttura, violando le regole comunali che vietano l’intervento di terze parti nella gestione dei rifiuti. Questa violazione è stata confermata dalla polizia locale di Santa Maria del Cedro, che ha eseguito l’ordinanza di chiusura. Il sindaco ha lodato il lavoro svolto dalla polizia locale e ha ringraziato il responsabile Francesco Costabile per il suo impegno.
È emerso anche che il villaggio turistico non era registrato nel sistema regionale degli alloggi a uso turistico e che le autorità non erano state informate correttamente sugli ospiti presenti nella struttura, come richiesto dalla legge.
La situazione è stata verificata da un medico dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza durante un sopralluogo, il quale ha confermato che il Summer Day non rispetta le condizioni igienico-sanitarie necessarie per garantire una vita normale agli ospiti.
La società responsabile delle operazioni turistiche, ritenendo l’ordinanza ingiusta, ha la possibilità di contestarla legalmente. Il sindaco Vetere ha sottolineato che, nonostante le avvertenze pregresse, poche autorità hanno risposto alla situazione, fatta eccezione per la tempestiva azione della polizia locale.
In conclusione, il villaggio turistico di Santa Maria del Cedro è stato colpito da una serie di violazioni che hanno portato alla chiusura dell’edificio e allo sgombero dei vacanzieri. La situazione ha evidenziato la necessità di una migliore vigilanza e regolamentazione delle attività turistiche al fine di garantire la sicurezza e la conformità alle norme per tutti i viaggiatori.
LEGGI ANCHE: Emergenza idrica in un resort turistico: Sequestrata l’acqua non potabile