Dopo mesi di violenze fisiche e psicologiche subite in silenzio dalla sua badante, una donna di 83 anni è stata salvata grazie alla denuncia del figlio, che ha notato lividi ed ecchimosi sul suo corpo
Dopo mesi di abusi e maltrattamenti, una donna di 83 anni è stata finalmente liberata. A far scattare l’intervento dei Carabinieri della Stazione Reggio Calabria – Principale è stata la denuncia del figlio, che ha notato lividi ed ecchimosi sul corpo della madre, segni evidenti di violenze subite. La donna incaricata di prendersi cura dell’anziana, una badante ucraina di 59 anni, si è invece rivelata il suo peggiore incubo. Invece di fornire l’assistenza necessaria, la caregiver ha sottoposto la vittima a continue vessazioni fisiche e psicologiche, rendendo la sua quotidianità un calvario.
Allarmato dalle condizioni della madre, il figlio ha deciso di non ignorare i segnali e ha raccolto prove e testimonianze prima di rivolgersi ai Carabinieri. Gli inquirenti, grazie all’installazione di telecamere nascoste, hanno documentato gli abusi: spinte, strattonamenti, imboccature forzate e atteggiamenti violenti che mettevano in pericolo la salute della vittima.
Le prove raccolte hanno portato l’Autorità Giudiziaria a disporre l’allontanamento immediato della badante e il divieto di avvicinarsi alla casa dell’anziana. Un provvedimento che ha finalmente restituito sicurezza e serenità alla donna.
Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria invita chiunque sospetti situazioni di violenza domestica a rivolgersi alle Forze dell’Ordine.
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