Reggio Calabria: frutta e verdura avariata, chiuso negozio in centro

frutta e verdura avariata, chiuso negozio a Reggio Calabria
frutta e verdura avariata, chiuso negozio a Reggio Calabria

A Reggio Calabria sequestrati 20 quintali di merce e due lavoratori trovati in condizioni precarie. Il titolare denunciato

REGGIO CALABRIA, 8 DIC 2024 – Una grave situazione di degrado igienico-sanitario è stata scoperta dalla polizia locale di Reggio Calabria in un negozio di frutta e verdura situato nel cuore della città. L’ispezione, effettuata in collaborazione con il servizio di Igiene degli alimenti e il servizio Veterinario dell’Asp, ha portato alla chiusura immediata dell’attività commerciale, al sequestro di oltre 20 quintali di derrate alimentari e alla denuncia del titolare.

La scoperta: sporcizia, liquami e merce avariata

L’intervento delle autorità è scattato dopo aver accertato la mancanza dei requisiti legali e delle autorizzazioni necessarie per l’apertura dell’attività. Durante i controlli, gli agenti hanno trovato una “situazione di assoluto allarme igienico-sanitario”, con frutta e verdura conservate in condizioni inaccettabili.

Nei locali adibiti a deposito, i prodotti alimentari erano stoccati tra sporcizia, ragnatele e liquami fognari fuoriusciti da una colonna portante danneggiata. Tra gli alimenti sequestrati, oltre alla frutta e verdura, sono stati rinvenuti quasi 300 uova, salumi e formaggi in stato di cattiva conservazione, pronti per essere immessi sul mercato.

Alloggio di fortuna e lavoro nero

Oltre al degrado ambientale, i controlli hanno rivelato che il deposito veniva utilizzato anche come alloggio per due lavoratori, entrambi cittadini indiani, impiegati irregolarmente. Uno di loro, risultato privo di documenti validi, è stato identificato e fotosegnalato dalla Questura, che ha emesso un decreto di espulsione dal territorio nazionale.

Le conseguenze per il titolare

Il titolare del negozio, anch’egli cittadino indiano, è stato denunciato alla Procura di Reggio Calabria e multato per diverse migliaia di euro. Le autorità lo hanno obbligato a smaltire la merce sequestrata, mentre l’attività commerciale è stata chiusa per gravi violazioni delle normative igienico-sanitarie. Inoltre, il caso è stato segnalato all’Ispettorato del lavoro per le irregolarità legate all’impiego di personale.

Un problema di sicurezza alimentare e lavoro dignitoso

Questo episodio accende i riflettori sulla necessità di controlli più rigorosi per garantire la sicurezza alimentare e il rispetto delle normative sul lavoro. La vicenda sottolinea l’importanza di agire prontamente per tutelare la salute pubblica e contrastare lo sfruttamento lavorativo, fenomeni che continuano a rappresentare una sfida per le autorità locali e nazionali.

Seguici sui social: CALABRIA MAGNIFICA