Incendio doloso colpisce l’impianto sportivo annesso, il sindaco Giuseppe Falcomatà, condanna l’episodio come espressione di una grave mancanza di senso civico e impegna le risorse necessarie per il rapido ripristino della struttura
Un incendio parzialmente danneggiato ha colpito l’impianto sportivo associato all’Istituto “Fermi” di Reggio Calabria. Il rogo ha completamente distrutto il rivestimento paracolpi in materiale spugnoso all’interno della struttura, avvolgendo la palestra di fumo. La Polizia Scientifica è intervenuta sul posto su segnalazione dei funzionari del Settore Edilizia sportiva dell’Ente, in risposta a una richiesta da parte di uno dei dirigenti delle società sportive che usufruiscono dell’impianto in concessione. Dopo i rilievi del caso, è stata ipotizzata un’origine dolosa per l’incendio.
Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha condannato l’atto definendolo “un grave episodio di vandalismo”. In una nota ha dichiarato: “Se l’ipotesi dolosa dovesse essere confermata, saremmo di fronte all’ennesimo danneggiamento di uno spazio dedicato alle attività ludiche e sportive dei nostri ragazzi“. Falcomatà ha sottolineato che tali episodi non possono essere considerati semplici bravate giovanili, bensì manifestazioni di una mancanza di senso civico e rispetto per i beni comuni, se non addirittura un’intenzione diretta di danneggiare luoghi di aggregazione fondamentali per la crescita dei giovani con valori sani dello sport e dell’amicizia.
Il sindaco ha annunciato che sono stati avviati i necessari provvedimenti per il ripristino della struttura danneggiata. Sono già stati effettuati i rilievi e l’assicurazione responsabile della struttura è stata informata. “È chiaro che i ragazzi della scuola e le società sportive che usufruiscono dell’impianto non possono essere privati di una struttura così importante“, ha sottolineato Falcomatà. “Ciò che è accaduto è grave e va condannato con fermezza. Il nostro obiettivo è quello di ripristinare prontamente l’impianto e non permettere a chi ha compiuto questo gesto di danneggiare ulteriormente la comunità”.
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