La decisione della Regione Calabria di revocare l’accreditamento al Sant’Anna Hospital di Catanzaro mette a rischio la sopravvivenza della struttura, mentre il sindaco Nicola Fiorita si prepara a fronteggiare la crisi, promettendo di difendere i lavoratori
La Regione Calabria ha ufficialmente revocato l’accreditamento al Sant’Anna Hospital di Catanzaro, un tempo considerato uno dei principali poli di cardiochirurgia del Mezzogiorno. La decisione è stata formalizzata tramite un decreto del commissario per la sanità della Calabria, Roberto Occhiuto, che ha preso atto della situazione critica della struttura.
Secondo quanto riportato dall’agenzia Agi, il decreto evidenzia che il Sant’Anna Hospital aveva comunicato, tramite PEC, la sospensione delle attività sanitarie a causa di gravi carenze organizzative già dal febbraio 2022. Il rappresentante legale della struttura ha tentato di richiedere il rinnovo dell’accreditamento nel settembre 2023, senza però fornire la documentazione necessaria. Di conseguenza, il Dipartimento Salute e Welfare ha dichiarato irricevibile la richiesta.
Nonostante i tentativi di rettifica e le comunicazioni successive da parte del Sant’Anna, compresa la promessa di inviare la documentazione richiesta, la situazione non è migliorata. Il Tribunale di Catanzaro ha inoltre emesso una sentenza di liquidazione giudiziale per la struttura nel dicembre 2023, aggravando ulteriormente la situazione. Il commissario Occhiuto ha quindi deciso di revocare l’accreditamento, data la mancata presentazione della documentazione necessaria per il rinnovo.
Il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, ha espresso la sua profonda preoccupazione per le conseguenze di questa decisione. «Se dovesse essere confermata la notizia della revoca degli accreditamenti vantati dal Sant’Anna Hospital con il Sistema Sanitario Regionale, si chiuderebbe ogni ragionevole possibilità di cedere il ramo aziendale e, quindi, di riaprire questa importante struttura», ha dichiarato Fiorita.
Il primo cittadino ha sottolineato l’importanza di decidere se si vuole realmente rilanciare questa eccellenza sanitaria, garantendo al contempo i diritti dei lavoratori. Senza l’accreditamento, ha avvertito Fiorita, il Sant’Anna Hospital rischia di diventare una “scatola vuota” senza alcun interesse per potenziali investitori. Questo renderebbe inutile anche la seconda asta competitiva prevista per la vendita della struttura, dopo che la prima è andata deserta.
Fiorita ha ribadito il suo impegno a fianco dei lavoratori e dei sindacati, promettendo di guidare la protesta per trovare soluzioni adeguate che permettano il trasferimento del ramo aziendale a chi ha le competenze e le risorse economiche per salvare l’ospedale e rilanciarlo. «Come sempre, sarò dalla parte dei lavoratori e dei sindacati, pronto a guidare la protesta per pretendere che si trovino le soluzioni più opportune per favorire il trasferimento del ramo aziendale a chi ha le competenze e le forze economiche per salvare l’esistente e rilanciare il ruolo che il Sant’Anna Hospital ha avuto nel sistema sanitario del Capoluogo», ha concluso il sindaco.
La revoca dell’accreditamento segna un momento cruciale per il futuro del Sant’Anna Hospital, lasciando in bilico non solo la struttura ma anche i molti lavoratori e pazienti che hanno sempre contato su di essa per cure mediche di alta qualità.
LEGGI ANCHE: Il Tribunale avvia la procedura di liquidazione per il Sant’Anna Hospital