Spostamento contestato: avvocati in protesta per il processo Rinascita-Scott
La Corte d’Appello di Catanzaro deciderà oggi se riportare il maxi-processo Rinascita-Scott in Calabria, dopo che la prima udienza si è tenuta nell’aula bunker di Catania. La scelta di spostare il dibattimento in Sicilia era stata dettata dall’inagibilità dell’aula bunker di Lamezia Terme, danneggiata dal maltempo, e dalla carenza di strutture adeguate nella regione.
La decisione di trasferire il processo ha sollevato polemiche tra i penalisti calabresi, che nella mattinata hanno manifestato contro lo spostamento. Gli avvocati hanno sottolineato che l’aula del carcere Bicocca di Catania presenta caratteristiche simili a quelle disponibili in Calabria e che, anzi, l’aula bunker di Catanzaro risulterebbe addirittura più idonea per capienza e qualità dell’impianto audio.
A seguito della protesta, il presidente della Corte d’Appello ha disposto una verifica delle strutture disponibili in Calabria per accertarne lo stato, la capienza e i servizi. Tuttavia, la ricognizione ha evidenziato alcune criticità che potrebbero influenzare la decisione finale.
Nel frattempo, la Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) si è espressa favorevolmente al ritorno del processo in Calabria. La Corte ha preso tempo per valutare la situazione e scioglierà la riserva nella giornata di oggi. Se il verdetto sarà positivo, la prossima udienza del processo si terrà nuovamente in territorio calabrese.
LEGGI ANCHE: ‘Ndrangheta, operazione Rinascita Scott, 334 arresti in Italia e all’estero
GUARDA IL VIDEO: ‘Ndrangheta, maxi blitz, 334 arresti 1/3: intervista a Nicola Gratteri