Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha inaugurato ieri a Roggiano Gravina una nuova residenza sanitaria per anziani (Rsa)) di 25 posti, denominata “Villa San Francesco”, precedentemente utilizzata come sede dell’ex Centro Unla.
Una struttura che, in seguito alla chiusura del Centro, rischiava di andare alla malora. Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte, insieme al Presidente della Giunta regionale, anche il sindaco di Roggiano Gravina Ignazio Iacone, il vescovo di San Marco-Scalea mons. Leonardo Bonanno, il parroco del paese don Andrea, il direttore generale dell’Asp di Cosenza Raffaele Mauro, numerosi sindaci, amministratori e cittadini del comprensorio della Valle dell’Esaro. La gestione della struttura è stata affidata alla società “Villa del Rosario” di Cotronei di proprietà della famiglia Baffa che gestisce in Calabria altre strutture e che “in questo settore -ha detto il Presidente della Regione- sta concretamente operando con professionalità e qualità imprenditoriale, offrendo servizi di qualità e realizzando la rete di prestazioni necessaria per costruire condizioni civili e umane per l’accoglienza di uomini e donne che vogliono trascorrere dignitosamente e serenamente una fase della propria vita”.
“In altre realtà del mondo, a partire dagli Stati Uniti –ha aggiunto- di fronte ai processi di progressiva senilizzazione e di sempre più scarsa natalità che caratterizzano le nostre realtà, la fase della vita sulla quale si concentrano soprattutto le società più avanzate è proprio quella della terza età. Anche noi dobbiamo investire in questa direzione. Programmare e realizzare investimenti in questo settore significa, infatti, investire sul futuro, creando nuove occasioni di lavoro e assicurando una migliore qualità della vita a noi stessi e a quanti verranno dopo di noi”.
Il Governatore della Calabria ha, quindi, rivolto parole di plauso alla scelta dell’amministrazione comunale per aver concesso la gestione di questa struttura a terzi.
“Se così non fosse stato –ha detto Oliverio- anche questa avrebbe seguito la sorte di tantissime altre strutture disseminate nella nostra regione, oggetto di consistenti investimenti pubblici rimaste incompiute e poi abbandonate e lasciate nel degrado. Solo nell’Asp di Cosenza sono stati investiti 14 milioni di euro con i fondi dell’ex articolo 20 del ministero della Salute e sono state costruite oltre 20 strutture per ospitare poliambulatori, case famiglia, centri residenziali per anziani e disabili. Molte di esse sono state vandalizzate e distrutte. Noi stiamo lavorando per cancellare definitivamente questa ignominiosa vergogna. Come Regione abbiamo concordato un piano con l’Asp per recuperare e utilizzare al meglio molte di queste strutture. Abbiamo deciso, per esempio, che a Terranova da Sibari una struttura simile sarà affidata al Comune per realizzare un Centro Sociale; a San Pietro in Amantea realizzeremo un centro di neuropsichiatria infantile. A fine luglio a Santa Sofia D’Epiro saranno ricoverati i primi 7 malati psichiatrici attualmente ospitati a spese della Regione in strutture esterne alla Calabria. A Casole Bruzio ed Aprigliano sono stati aperti nuovi poliambulatori. E potrei proseguire ancora a lungo nell’elenco di strutture che stiamo recuperando per utilizzarle al meglio”.
“Una nuova fase –ha concluso il Presidente della Giunta regionale- si è aperta, dunque, nella vita della nostra regione. Dopo anni di inerzia stiamo lavorando per dare una sterzata definitiva ad una concezione politica e culturale per un lungo periodo di tempo ha caratterizzato la nostra terra producendo solo sprechi ed incompiute. E’ un lavoro faticoso difficile, ma sono profondamente convinto che, con l’aiuto di tutti, ce la faremo