Nella mattinata di oggi, i Militari della Stazione Carabinieri di Rogliano (CS) hanno dato esecuzione ad una misura cautelare personale di sottoposizione all’obbligo di dimora nel Comune di Cosenza nei confronti di M.C., roglianese 33enne già noto alle Forze dell’Ordine per i propri molteplici precedenti penali e, soprattutto, per essersi già reso responsabile di episodi di violenza nei confronti della propria ex moglie.
L’attività che ha visto quest’oggi il proprio epilogo è stata condotta interamente d’iniziativa dai Militari dell’Arma della Valle del Savuto: non sono infatti passati inosservati i numerosi interventi svolti nel corso dell’anno 2020 da Militari sia della Stazione Carabinieri di Rogliano che dell’Aliquota Radiomobile, presso l’abitazione di una coppia di anziani coniugi.
I Militari infatti, per ben 4 volte si sono recati presso il loro appartamento trovandolo a soqquadro, con mobili danneggiati e suppellettili scaraventati a terra dalla furia del figlio; talvolta i due presentavano anche evidenti lesioni derivanti dall’aggressione anche fisica subita.
I violenti litigi, le urla, gli spintoni, tutti atti divenuti ormai ordinari nella loro vita, hanno più volte costretto gli anziani a rivolgersi al 112, rifiutandosi però poi, entrambi e sistematicamente, di denunciare l’accaduto o di ricorrere alle cure mediche.
Spesso infatti, il tempo intercorso tra la chiamata ai Carabinieri ed il loro arrivo presso l’abitazione era già di per sé sufficiente a far cambiare idea ai coniugi, che all’arrivo dei Militari tendevano comunque a minimizzare l’accaduto, negando l’evidenza a chi invece avrebbe potuto aiutarli.
Prima delle scorse festività però, è stato l’anziano padre di M.C. a rompere il muro di silenzio e a raccontare finalmente ai Militari dell’Arma ciò che essi avevano fino a quel solo potuto immaginare: ancora nessuna denuncia nei confronti del figlio, ma i Militari sono riusciti a ricostruire e a mettere insieme pesanti indizi di colpevolezza in ordine a svariati episodi di natura estorsiva perpetrati dall’uomo nei confronti dei genitori, nonché di danneggiamenti presso la loro abitazione e di minacce verbali ed aggressioni fisiche nei loro confronti laddove questi si rifiutassero di consegnargli le poche centinaia di euro in loro possesso.
Stamane pertanto l’epilogo della vicenda: il Tribunale, accogliendo appieno la ricostruzione dei fatti operata dai Militari, ha emanato nei confronti dell’uomo la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Cosenza, cioè a debita distanza dai suoi genitori, ai quali comunque non si potrà avvicinare a meno di 500 metri, ponendo la parola fine all’incubo ormai quotidiano patito dalle anziane vittime.
L’uomo dovrà ora rispondere dei reati di maltrattamenti contro familiari ed estorsione.