Si è finalmente placato l’incendio che è divampato sull’isola di Stromboli ieri mattina. I canadair hanno lavorato tutta la notte e tanti proprietari di case hanno temuto per le loro abitazioni minacciate dal rogo.
Le fiamme si sono propagate per decine di ettari di terreno anche a causa di un vento di scirocco che le ha alimentate, creando un danno ancora da calcolare su una delle più belle isole siciliane, di fronte la costa calabrese.
La potenza delle fiamme pare abbia distrutto ben 5 ettari di macchia mediterranea.
Fortunatamenete, i volontari e le forze dell’ordine sono riusciti a mettere in sicurezza turisti e abitanti che si trovavavo sul posto proprio in queste ore.
La Procura ha aperto un’inchiesta per determinare le responsabilità del rogo a Stromboli
Secondo alcune fonti, la causa sarebbe un fuoco acceso dalla troupe di “Protezione Civile“, per esigenze sceniche. Le fiamme non sarebbero state poi controllate dai componenti del cast che sta girando una fiction sull’isola di Stromboli. Il regista Marco Pontecorvo e altre maestranze sono stati ascoltati per avere una testimonianza diretta, compreso l’attrice protagonista, Ambra Angiolini.
La Procura quindi ha aperto un’inchiesta per capire cosa sia realmente successo affinché si riescano a capire la vicenda e soprattutto le responsabilità.
“Abbiamo aperto un fascicolo sull’incendio di Stromboli e stiamo facendo tutte le attività previste per capire cosa è successo. Di più non posso dire“, ha confermato ad Adnkronos il Procuratore facente funzione di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) Giuseppe Adornato.
Il Primo Cittadino di Lipari, Marco Giorgianni, ha dichiarato che non ci sarebbe stata alcuna autorizzazione per poter girare la fiction in quell’area poiché è una zona protetta e la competenza ricade sotto la responsabilità della Forestale.
Molte le polemiche attorno alla vicenda, sia per la mancanza di un’unità dei vigili del fuoco sull’isola sia perché – pare – nella sceneggiatura consegnata ai VVFF non era previsto alcun rogo, vero o finto che fosse.
Anche la RAI ha preso le distanze dalle responsabilità dell’accaduto dichiarando che le attività cinematografiche sono espletate da una società privata.