Il Consiglio superiore della magistratura ha nominato Salvatore Curcio, attuale procuratore di Lamezia Terme, nuovo capo della Procura e della Dda di Catanzaro, mentre Domenico Guarascio, 44 anni, è stato designato procuratore della Repubblica a Crotone
Catanzaro si prepara ad accogliere il suo nuovo procuratore: Salvatore Curcio, attuale procuratore di Lamezia Terme, è stato nominato capo della Procura e della Direzione distrettuale antimafia (Dda) della città. La decisione è stata presa a maggioranza dal Plenum del Consiglio superiore della magistratura (Csm). Contestualmente, Domenico Guarascio, è stato designato procuratore della Repubblica a Crotone, diventando, a soli 44 anni, il più giovane procuratore d’Italia.
Salvatore Curcio, 60 anni, è un magistrato con un’esperienza trentennale. Entrato in magistratura nel 1989, ha iniziato la sua carriera come giudice istruttore penale e giudice per le indagini preliminari al Tribunale di Catanzaro. Dal 1993 al 2012 ha operato come sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, dove si è occupato di delicate inchieste nei territori della Piana di Sibari e dell’alto Jonio cosentino, colpiti dalla presenza della ‘ndrangheta.
Tra le operazioni più significative condotte da Curcio spiccano l’inchiesta “Galassia”, che ha portato a processo 187 affiliati alle cosche cirotane e cosentine, e l’operazione antidroga “Decollo”, che ha raggiunto una portata internazionale coinvolgendo tre continenti. Quest’ultima ha portato al sequestro di oltre 5 tonnellate di cocaina e all’arresto di 119 persone.
Nel 2012 Curcio è stato nominato sostituto procuratore generale presso la Corte d’Appello di Catanzaro, prima di assumere, nel 2016, il ruolo di procuratore facente funzioni a Lamezia Terme. Il suo incarico è stato ufficialmente confermato dal Csm nel 2017.
La nomina di Domenico Guarascio come procuratore della Repubblica a Crotone segna un altro momento importante per la magistratura calabrese. Entrato in magistratura nel 2011, Guarascio si è unito alla Dda di Catanzaro nel 2014, dove ha condotto indagini contro potenti clan mafiosi come i Grande Aracri di Cutro e la cosca Farao-Marincola di Cirò Marina.
Tra le sue inchieste più rilevanti figura l’operazione “Malapianta”, che ha permesso di svelare e perseguire l’esistenza della cosca Mannolo-Falcone-Zoffreo di Steccato di Cutro, riconosciuta ufficialmente dalla Cassazione. La sua attività si è distinta per la capacità di colpire al cuore le organizzazioni criminali, portando alla luce complesse reti di potere mafioso radicate nella provincia di Crotone.
Le nomine di Curcio e Guarascio rappresentano un passo importante nella lotta contro la ‘ndrangheta e la criminalità organizzata in Calabria. Entrambi i magistrati portano con sé una lunga esperienza sul campo e un curriculum segnato da operazioni di alto profilo. La loro leadership sarà cruciale per rafforzare il contrasto a una delle organizzazioni criminali più potenti e pervasive a livello internazionale.
Con Curcio a Catanzaro e Guarascio a Crotone, la magistratura calabrese si prepara a scrivere un nuovo capitolo di impegno e determinazione contro l’illegalità, puntando su competenza, esperienza e una profonda conoscenza del territorio.