Dopo una carriera dedicata alla lotta contro la ‘ndrangheta e il narcotraffico internazionale, Salvatore Curcio, originario di Soverato, è in pole position per assumere il ruolo di procuratore Capo della DDA di Catanzaro
Catanzaro si prepara ad accogliere il nuovo Procuratore Capo della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA). Secondo indiscrezioni, sarà Salvatore M. Curcio, magistrato sessantenne originario di Soverato (CZ), a prendere il posto di Nicola Gratteri, attuale capo della Procura di Napoli. Il suo ritorno a Catanzaro rappresenta un nuovo capitolo di una carriera già legata alla città, dove ha mosso i primi passi nel mondo della giustizia.
Curcio, entrato in magistratura nel 1989, ha una lunga esperienza alle spalle. Dopo il tirocinio presso gli uffici giudiziari di Firenze, ha svolto ruoli cruciali come Giudice istruttore penale e Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catanzaro. Successivamente, nel 1993, ha assunto il ruolo di Sostituto Procuratore Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica di Catanzaro, dove ha lavorato per quasi due decenni. In questo periodo, Curcio ha seguito importanti indagini contro le cosche mafiose della Piana di Sibari, dell’alto Jonio cosentino e del Crotonese, con particolare attenzione al narcotraffico internazionale, collaborando con autorità giudiziarie di vari Paesi.
La sua carriera ha subito un’ulteriore svolta nel 2012, quando è stato nominato Sostituto Procuratore Generale presso la Corte d’appello di Catanzaro, incarico che ha ricoperto fino al 2017. Successivamente, ha assunto il ruolo di Procuratore della Repubblica facente funzioni a Lamezia Terme, per poi essere ufficialmente nominato Procuratore della Repubblica della stessa città dal Consiglio superiore della magistratura nel 2017.
Il nome di Curcio, già noto per la sua dedizione nella lotta alla criminalità organizzata, è ora in lizza per un incarico che lo vedrà nuovamente impegnato in prima linea contro la ‘ndrangheta e le altre forme di criminalità che affliggono la Calabria. La nomina formale è attesa a breve, ma sembra ormai certo che sarà lui a raccogliere il testimone lasciato da Gratteri, proseguendo la difficile battaglia per la legalità nella regione.