San Luca, arresti per corruzione: l’ex sindaco Bruno Bartolo e l’ex assessore Francesco Cosmo coinvolti in un’inchiesta su abusi nella gestione dello stadio comunale e nel mercato della ‘Fiera della Montagna’
L’ex sindaco di San Luca, Bruno Bartolo, e l’ex assessore alle opere pubbliche, urbanistica e cooperazione, Francesco Cosmo, sono stati arrestati oggi dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria. Entrambi sono stati posti agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione, frode e abuso d’ufficio. Insieme a loro, altre quattro persone, dirigenti della società calcistica A.S.D. San Luca 1961, hanno ricevuto obblighi di dimora.
I provvedimenti sono stati emessi dal giudice per le indagini preliminari (GIP) di Locri, su richiesta della Procura della Repubblica, nell’ambito di un’inchiesta che ha scoperchiato un intreccio di interessi illeciti legati alla gestione dell’impianto sportivo cittadino e al mercato della “Fiera della Montagna”.
L’inchiesta, avviata dalla Stazione Carabinieri di San Luca, ha preso il via da alcune verifiche amministrative nel settembre 2022 durante la “Fiera della Montagna”, un evento organizzato dal Comune di San Luca presso il Santuario della Madonna di Polsi. Questo luogo, simbolo di fede ma anche storicamente legato alla ‘Ndrangheta, è stato al centro di un’operazione che ha messo in luce gravi illeciti. Secondo gli inquirenti, l’ex assessore Cosmo, con la complicità di Bartolo, avrebbe rilasciato illegittimamente autorizzazioni a venditori legati alla criminalità organizzata. Senza alcun rispetto delle procedure legali e senza il necessario controllo, numerosi commercianti, alcuni dei quali con precedenti penali o sotto indagini antimafia, avrebbero ottenuto spazi pubblici per la vendita durante l’evento, aggirando le normative e garantendo vantaggi a soggetti contigui alla ‘ndrangheta locale.
Ma non è tutto. L’indagine ha svelato anche una seconda area di mala gestione, quella legata alla gestione dello stadio comunale “Corrado Alvaro”, teatro di un altro episodio di corruzione. Tra novembre 2023 e gennaio 2024, l’ex sindaco e l’ex assessore, in accordo con i dirigenti della A.S.D. San Luca 1961, hanno orchestrato una procedura illegale per concedere lo stadio alla squadra di calcio. Nonostante le gravi inadempienze contrattuali della società negli anni precedenti, il bando di gara previsto dalla legge è stato eluso, e l’affidamento dello stadio è stato deciso in riunioni private negli uffici comunali, con modalità non trasparenti e con il chiaro intento di favorire indebitamente la squadra.
Nel corso di queste trattative, il sindaco Bartolo ha rilasciato autorizzazioni false che attestavano l’agibilità dell’impianto sportivo, consentendo alla squadra di continuare le sue attività agonistiche e di allenamento, tutto a spese dei contribuenti locali.
Le indagini, che si sono avvalse anche di intercettazioni audio e video, hanno messo in luce un quadro complesso di corruzione e mala gestione, con un chiaro danno per le casse comunali e un grave indebolimento della fiducia nella pubblica amministrazione. Oltre agli arresti domiciliari e agli obblighi di dimora, è stato disposto anche il sequestro preventivo dello stadio comunale e la misura interdittiva per la società calcistica A.S.D. San Luca 1961.
Le autorità ora si concentrano sull’accertamento delle responsabilità penali degli indagati, mentre la comunità di San Luca attende le prossime mosse della giustizia.
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