La nave Humanity 1 della ong tedesca Sos Humanity, soccorre 200 migranti, tra i sopravvissuti, 20 donne narrano delle violenze subite da milizie libiche prima della partenza
Nel primo pomeriggio di oggi, la nave Humanity 1 della ong tedesca Sos Humanity ha completato il suo delicato viaggio al porto di Crotone, trasportando a bordo 200 migranti, compresi due neonati, soccorsi in diverse operazioni di salvataggio svoltesi nelle ultime 18 ore al largo delle coste libiche. Tra le persone sbarcate, si contano anche 20 donne.
La missione umanitaria della Sos Humanity ha raggiunto la sua tappa conclusiva dopo aver risposto alla richiesta d’aiuto proveniente da 24 persone a bordo di una barca in difficoltà tra Libia e Malta. La nave aveva già effettuato un salvataggio poco prima, recuperando 40 individui su un’imbarcazione in legno. I sopravvissuti hanno raccontato al personale della Sos Humanity di aver subito violenze da parte di milizie libiche poco prima della partenza. I soccorsi si sono svolti in condizioni estreme, con un mare agitato e temperature gelide.
La Humanity 1, una delle navi di soccorso più grandi e meglio equipaggiate nel Mediterraneo, dotata di un’area dedicata a donne e bambini e di un’infermeria, era inizialmente destinata al porto di Livorno. Le avverse condizioni meteorologiche hanno portato le autorità italiane a modificare il porto di approdo, optando per quello di Crotone. Le delicate operazioni di sbarco sono state coordinate dalla Prefettura di Crotone e attuate dal personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura.
La Croce Rossa Italiana ha fornito assistenza ai migranti sbarcati, attivando il servizio di ricongiungimento del Comitato Nazionale. Poiché alcuni migranti erano a bordo di altre imbarcazioni gestite da ong, è stato necessario coordinare le attività per garantire la continuità dell’assistenza. Le procedure di controllo sanitario sono state gestite dall’equipe dell’Ufficio Vulnerabilità dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone, specializzato in situazioni di emergenza come gli sbarchi. Fortunatamente, tutti i migranti si trovavano in buone condizioni al momento dello sbarco.
Successivamente, i migranti sono stati trasferiti al Cara di Isola Capo Rizzuto, dove già risiedono circa 700 persone, tra cui un centinaio di minori non accompagnati. La missione di soccorso della Humanity 1 sottolinea l’importanza delle operazioni umanitarie nel Mediterraneo, affrontando sfide e fornendo sostegno a coloro che fuggono da situazioni di pericolo e instabilità.
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