Lo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale proclamato per il 2 maggio potrebbe causare disagi ai milanesi, con possibili ritardi sulla circolazione delle metropolitane, dei bus e dei tram dell’Azienda Trasporti Milanesi (ATM). La protesta, che durerà quattro ore, è stata indetta dal sindacato Confail Faisa per rivendicare i diritti dei lavoratori, in particolare per la mancanza di contenuti essenziali nel Contratto collettivo nazionale di lavoro, tra cui l’aumento del costo della vita, la sicurezza sul lavoro e l’organizzazione del lavoro.
È importante sottolineare che i disagi saranno determinati dall’adesione dei lavoratori allo sciopero. In passato, durante lo sciopero del 28 aprile 2022, solo il 3% dei lavoratori Atm ha aderito alla protesta, causando limitati disagi su poche linee.
Per rimanere aggiornati sulla situazione della circolazione del trasporto pubblico locale di Milano durante lo sciopero, è possibile consultare il sito web dell’ATM o i canali Twitter dell’azienda.
In solidarietà con Confail Faisa, il sindacato Slai-Prol-Cobas ha organizzato uno sciopero generale nazionale del personale dipendente dalle aziende dei settori privati, cooperativo e degli appalti inerenti al servizio pubblico. Tuttavia, il settore ferroviario Trenitalia e Trenord non è coinvolto in questa protesta, in quanto ha già subito lo sciopero nazionale dell’1 maggio proclamato dall’Unione Sindacale Italiana.
La questione della sicurezza sul lavoro è un tema particolarmente importante per i lavoratori del trasporto pubblico, che spesso sono esposti a rischi di incidenti sul lavoro e di aggressioni da parte degli utenti. Inoltre, la questione dell’organizzazione del lavoro e dell’orario di lavoro è stata al centro di molte dispute tra i lavoratori e le aziende del settore, con richieste di turni meno pesanti e orari di lavoro più flessibili.
Infine, la questione del costo della vita rappresenta un problema per molti lavoratori del trasporto pubblico, che spesso lottano per mantenere un tenore di vita adeguato. La richiesta di aumenti salariali per compensare l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità è una delle principali ragioni alla base dello sciopero nazionale indetto dal sindacato Confail Faisa.