Sciopero di due giorni proclamato da Abramo Customer Care in risposta alla decisione di Tim di non rinnovare le commesse, mettendo a rischio 500 posti di lavoro nei siti di Montalto e Settingiano
Sulla scia dell’annuncio dell’azienda Tim di non rinnovare le commesse, i sindacati Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Ugl Telecomunicazioni hanno proclamato lo stato di agitazione e uno sciopero di due giorni per l’intero personale dipendente di Abramo Customer Care. L’incontro con l’azienda ha rivelato che le commesse, concentrate principalmente nei siti di Montalto e Settingiano, non saranno rinnovate, portando così alla prospettiva che circa 500 dipendenti saranno collocati in cassa integrazione a zero ore a partire dal 1 gennaio. Questa decisione mette a rischio l’occupazione di oltre 1000 persone nel perimetro lavorativo attuale.
Le segreterie regionali dei sindacati hanno fissato uno sciopero per l’intero turno di lavoro nei giorni 20 e 21 dicembre, manifestando così la loro preoccupazione per il destino dei lavoratori colpiti dalla decisione di Tim. Contestualmente, hanno scritto al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e all’assessore al Lavoro, Giovanni Calabrese, chiedendo una convocazione urgente per discutere e cercare le migliori soluzioni che possano salvaguardare l’occupazione.
Nella loro lettera, i sindacati esprimono profonda preoccupazione per la situazione, sottolineando che la regione non può rimanere inoperosa di fronte alla tragedia che si sta consumando. Invitano le autorità regionali a prendere in mano la situazione, a unire le forze e a lavorare insieme per la salvaguardia dell’occupazione. I sindacati evidenziano l’importanza di agire nell’interesse della salvaguardia del lavoro e dei lavoratori, riconoscendo che la regione ha una forte necessità di lavoro onesto e dignitoso, con i dipendenti di Abramo Customer Care come esempio tangibile di questa esigenza.
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