Dichiarazione del sindaco Sergio Abramo:
“La scomparsa di Paolo Pollichieni rappresenta una grave perdita per il giornalismo calabrese che vedeva in lui un punto fermo nella garanzia di un’informazione realmente legata all’interesse collettivo. Ci mancheranno le sue critiche costruttive, i suoi appunti e le sue rigorose analisi di stampo politico e sociale che hanno contribuito a tenere sempre alto il livello di attenzione dell’opinione pubblica su temi fondamentali. Grazie alla sua esperienza pluriennale da caposervizio e direttore di testate e agenzie di stampa, Pollichieni è stato una vera guida per tanti giornalisti calabresi ai quali mancherà la sua voce libera, democratica e pluralista. Ai familiari desidero esprimere la più sentita vicinanza e il mio profondo cordoglio insieme a quello dell’intera amministrazione”.
Giovanni Puccio Responsabile organizzativo PD Calabria
Con la scomparsa di Paolo Pollichieni il giornalismo calabrese perde una figura di rango. Paolo ha dimostrato nei lunghi anni di carriera di essere stato un giornalista di razza, caparbio, preparato e, soprattutto, libero.
Una libertà che ha voluto ritagliarsi anche più recentemente affrontando in pima persona sfide editoriali importanti che, a loro volta, hanno consentito la formazione di nuove leve di capaci giornalisti e la nascita di altre prestigiose firme.
Alla famiglia, la moglie e i due figli, e alla sua redazione giungano la vicinanza e le condoglianze del Partito Democratico calabrese.
Nesci (M5S) ricorda Paolo Pollichieni, “Scomparso un maestro di giornalismo”
«Paolo Pollichieni è stato un giornalista puro, severo, rigoroso e prezioso per l’emancipazione della Calabria, che richiede un’informazione obiettiva, basata sui fatti quotidiani. Ne ricordo il coraggio, l’entusiasmo, la capacità professionale, la profondità intellettuale e la vivace ironia negli editoriali, negli articoli e nella rubrica video “Omissis”, diventata virale». Lo afferma, in una nota, la deputata del Movimento Cinque Stelle Dalila Nesci, che aggiunge: «Pollichieni ha saputo raccontare come pochi i drammi, i bisogni, le contraddizioni e le potenzialità della Calabria. Ha reso un servizio fondamentale ai cittadini e ogni giorno ha stimolato la classe politica, spesso chiusa nella propria autoreferenzialità e allergica al suo giornalismo, forte della verità, della verifica delle fonti, di un’autorevolezza indiscutibile». «In particolare, Pollichieni – prosegue la deputata – ha scavato a fondo sulla gestione della sanità calabrese e reso conto delle pratiche, dei vizi nei palazzi della giunta e del consiglio regionale. Con i suoi giovani redattori, che ha formato con scrupolo e dedizione, ha fatto emergere scandali, abusi e irregolarità, che tante volte hanno costituito la base delle mie denunce e azioni parlamentari». «Pollichieni – continua l’esponente M5S – ha affrontato argomenti spinosi con una conoscenza sempre capillare di problemi e fenomeni che hanno causato la marginalità della Calabria e l’emigrazione progressiva di diverse generazioni. Penso ai suoi servizi sulla ‘ndrangheta e sulla massoneria deviata, documentati e ricchi di dettagli». «Piango – conclude Nesci – la scomparsa di un grande professionista, di un amico, di un maestro di quel giornalismo d’inchiesta che serve alla nostra terra. Abbraccio i suoi familiari e collaboratori, sicura che l’eredità di Paolo verrà raccolta e non si perderà».
CORDOGLIO DI CATANZARO DA VIVERE
“Con la dolorosa scomparsa di Paolo Pollichieni se ne va un pezzo importante del giornalismo calabrese che ha lasciato un’impronta indelebile nel raccontare l’attualità del nostro territorio negli ultimi decenni”. Lo scrive il gruppo Catanzaro da Vivere nel rappresentare anche il pensiero dell’on. Piero Aiello e del consigliere regionale Sinibaldo Esposito. “Con sguardo attento e sempre lucido sulle vicende che hanno caratterizzato la nostra storia recente – continuano – Pollichieni ha interpretato il mestiere del giornalista senza mai mettere da parte l’arma della critica, a volte anche in modo severo, e tenendo sempre al centro delle proprie analisi l’interesse del lettore. Grazie alla sua coraggiosa direzione, tanti giornalisti hanno potuto compiere un percorso di crescita facendo propri i suoi preziosi insegnamenti. Il mondo dell’informazione perde, dunque, un autentico punto di riferimento. In questo momento difficile ci stringiamo attorno al dolore della moglie e dei figli a cui esprimiamo le più sincere condoglianze”.
Nota di cordoglio dell’on. Wanda Ferro:
Non è semplice per me dire addio a Paolo Pollichieni. Chi come me ha scelto di dedicare la propria vita alla politica, sa di avere tanta gente vicino, ma pochi veri punti di riferimento. Paolo era uno di questi. Perché aveva solo un volto, e solo una parola. Doti, queste, che sono ancora oggi quasi un lusso per chi in Calabria esercita una professione a continuo contatto con il potere. Io ho sempre letto in queste sue qualità il segno di una forza caratteriale, di una ricchezza interiore, di un disinteresse quasi sprezzante per gli interessi materiali, che rappresentano ciò che più di tutto è capace di alimentare la libertà di un uomo. Ed è per questo che per me è importante il ricordo del profilo umano di Paolo, che ho avuto il privilegio di sentire vicino soprattutto nei momenti per me più difficili, e dal quale ho tratto tanta della forza e della determinazione di cui ho avuto bisogno. Il mio saluto è quindi un messaggio di immensa gratitudine per l’uomo, prima ancora che per il giornalista. Come calabrese, però, piango anche la scomparsa di un giornalista vero, coraggioso, rigoroso, corretto, che ha avuto sempre come unica guida la verità e l’ostinatezza dei fatti. Parlavo della sua libertà, che gli consentiva uno stile ironico e tagliente davanti agli episodi di malaffare, ai privilegi e alle meschinità di una classe politica famelica ed autoreferenziale. Ma voglio citare la sua determinazione nel raccontare gli affari della ‘ndrangheta, la sua forza oppressiva e pervasiva, le sue devastanti ripercussioni sulle possibilità di sviluppo del territorio, ma anche nel parlare di quella zona grigia in cui la criminalità si incontra con i professionisti, con la politica, con i pezzi deviati delle istituzioni. Il suo lavoro d’inchiesta, caratterizzato da una profonda conoscenza dei fatti e da una rigorosa attività di verifica, è sempre stato una preziosa fonte di informazioni e un continuo stimolo per chi ha assunto la responsabilità di governare la cosa pubblica. A rendere un po’ meno dolorosa questa perdita, umana e professionale, la sua capacità di trasmettere a tanti giovani giornalisti il suo metodo di lavoro e i valori di un giornalismo libero e rivolto al solo interesse della ricerca della verità e della garanzia del diritto dei lettori ad essere correttamente informati. Rivolgo un sincero sentimento di cordoglio ai suoi familiari, e anche ai suoi collaboratori che, lavorando al suo fianco per gran parte del tempo, hanno rappresentato una seconda famiglia. Per questo mi stringo in un affettuoso abbraccio all’editore del Corriere della Calabria Paola Militano e a tutti gli splendidi giornalisti e collaboratori della sua redazione.
Grazioso Manno ricorda l’amico Paolo Pollichieni
“Dedico questa giornata, con il mio pensiero, la mia mente, il mio cuore e tutto me stesso ad un grande e leale amico: Paolo POLLICHIENI! È morto. Con Lui se ne va un uomo coraggioso, un giornalista fuori dal comune, uno scrittore eccezionale, insomma un vero UOMO. Ci mancherà, mi mancherà, e molto. Spesso si dice che nessuno è indispensabile: Lui invece lo è. Addio, carissimo Paolo. Io Ti ricorderò con grande affetto e nostalgia”.