Scoperti tre arsenali nascosti tra i casolari nel vibonese

Carabinieri Vibo Valentia
Carabinieri Vibo Valentia

RinvenutI tre arsenali clandestini contenenti fucili, pistole e migliaia di munizioni, oltre a 800 grammi di marijuana, le armi, accuratamente nascoste tra la vegetazione e in due casolari abbandonati, sono state sequestrate

Continuano senza sosta le operazioni di controllo del territorio da parte dei Carabinieri nel vibonese, sotto la guida del Comando Provinciale, impegnato a contrastare la diffusione di armi clandestine e prevenire episodi di violenza. L’obiettivo, stabilito in sinergia con la Procura di Vibo Valentia e sotto le direttive del procuratore Camillo Falvo, è quello di arginare il fenomeno dei regolamenti di conti in una provincia caratterizzata da un’elevata presenza di armi e dalla frequente applicazione della giustizia “fai-da-te”.

Nel corso di rastrellamenti effettuati nella zona rurale di San Giovanni, i Carabinieri della Stazione di Mileto hanno scoperto tre arsenali nascosti tra la fitta vegetazione e in due casolari abbandonati. Le armi, accuratamente occultate per sfuggire ai controlli, sono state immediatamente sequestrate.

Il materiale ritrovato comprendeva un vasto assortimento di armamenti: un fucile da guerra FAL calibro 7,62, un fucile MAS calibro 7,50, cinque fucili calibro 12, due fucili a canne mozze, oltre a diverse pistole di vario calibro, tra cui una automatica calibro 9×17, una calibro 22, una calibro 9×21, una calibro 25 e una calibro 7,65. Sono state sequestrate anche migliaia di cartucce di vario calibro, oltre a circa 800 grammi di marijuana e semi di canapa, rinvenuti accanto alle armi.

Le armi sono ora sotto il vaglio degli esperti del Servizio Investigazioni Scientifiche (SIS) del Comando Provinciale dei Carabinieri, che stanno conducendo analisi tecnico-balistiche per verificare se queste siano state utilizzate in precedenti attività criminali o se fossero pronte per essere impiegate in future operazioni illegali. Parallelamente, sono in corso indagini per identificare i responsabili di questi depositi clandestini e capire se esistano collegamenti con organizzazioni criminali attive nella zona.

Il procuratore Camillo Falvo coordina personalmente le attività investigative, con l’obiettivo di far luce sull’origine delle armi e prevenire ulteriori episodi di violenza nella provincia, da tempo nota per il diffuso utilizzo di armi da fuoco in regolamenti di conti.

La scoperta di questi arsenali rappresenta un segnale preoccupante per la sicurezza del territorio, confermando la persistenza di un problema legato alla disponibilità di armi clandestine. Le forze dell’ordine, in collaborazione con la magistratura, stanno intensificando gli sforzi per disarmare le reti criminali e ridurre il rischio di nuovi episodi di violenza.

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