Cinque soggetti indagati per frode fiscale su bonus edilizi fasulli, coinvolte 11 abitazioni nel mirino delle autorità investigative
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Cosenza hanno recentemente eseguito un sequestro preventivo di beni dal valore complessivo di oltre € 700.000. Questa azione è stata intrapresa in relazione a presunti crediti d’imposta fasulli, legati ad interventi mai effettuati nel settore della frode fiscale dei bonus fiscali. Il provvedimento, autorizzato dal Tribunale di Cosenza su richiesta della locale Procura della Repubblica, è stato il risultato di indagini specifiche condotte dalla Tenenza di Cetraro.
Le indagini hanno rivelato un intricato sistema fraudolento, ideato per ottenere in maniera illecita e successivamente incassare ingenti somme di denaro sotto forma di bonus edilizi. Le tipologie di bonus coinvolti in queste pratiche discutibili comprendono i bonus per le ristrutturazioni edilizie, i bonus per le facciate, gli eco-bonus e i sisma-bonus.
Oltre alla frode legata ai bonus fiscali, sono emerse anche attività di riciclaggio messe in atto dai soggetti indagati, atte ad oscurare l’origine illecita dei crediti ottenuti. Queste attività si sono materializzate attraverso complesse operazioni di pagamento a terzi o prelevamenti in contanti.
Le azioni intraprese dalle autorità giudiziarie locali hanno coinvolto 5 soggetti sotto indagine per presunta appropriazione indebita di fondi pubblici e riciclaggio. Questi provvedimenti hanno portato al sequestro di disponibilità finanziarie, 11 proprietà tra abitazioni e terreni, nonché diversi veicoli.
Inoltre, le Fiamme Gialle hanno bloccato il credito fiscale manipolato astutamente dagli indagati tramite una piattaforma digitale gestita dall’Agenzia delle Entrate.
Questa operazione testimonia l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare le frodi legate ai crediti di imposta, lavorando a stretto contatto con l’Agenzia delle Entrate. L’obiettivo è garantire che le considerevoli risorse pubbliche destinate a sostenere famiglie e imprese vengano impiegate correttamente.
Al fine di rispettare i diritti dei soggetti coinvolti nelle indagini, è importante considerarli come presunti innocenti in attesa di un accertamento giudiziale definitivo, secondo quanto stabilito dalla legge.