Sequestrati orologi e accessori di lusso contraffatti a Lamezia Terme

Sequestrati orologi e accessori di lusso contraffatti
Sequestrati orologi e accessori di lusso contraffatti

Sequestrati 12 orologi e 21 accessori di lusso contraffatti trasportati da viaggiatori provenienti da diverse destinazioni internazionali: l’operazione, condotta da ADM e Guardia di Finanza all’aeroporto di Lamezia

LAMEZIA TERME (CZ), 10 GEN 2025 – Nei giorni scorsi, un’operazione congiunta tra i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e i militari della Guardia di Finanza presso l’Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme ha portato al sequestro di 12 orologi e 21 articoli di lusso contraffatti. La merce, trasportata da viaggiatori provenienti da destinazioni come Turchia, Egitto, Cina, Thailandia ed Emirati Arabi Uniti, era destinata al mercato nero del falso.

Gli orologi sequestrati, che imitavano i prestigiosi marchi Audemars Piguet e Rolex, rappresentavano un tentativo maldestro di imitazione dei modelli originali. Secondo le perizie tecniche, il valore commerciale di un solo modello contraffatto di Audemars Piguet avrebbe potuto raggiungere i 180.000 euro se fosse stato originale.

Tra gli articoli contraffatti figuravano anche borse e accessori griffati Louis Vuitton, Gucci, Hermès e Yves Saint Laurent. Sebbene le imitazioni fossero visivamente simili agli originali, le analisi hanno rivelato materiali scadenti, finiture grossolane e standard qualitativi lontani dalle produzioni autentiche.

I trasgressori sono stati sanzionati in base alla nuova normativa sulla violazione dei diritti di proprietà intellettuale, che prevede ammende fino a 7.000 euro.

L’operazione è il frutto dell’attenta analisi dei flussi di viaggiatori nello scalo calabrese e della consolidata collaborazione tra ADM e Guardia di Finanza. Questa sinergia si inserisce in un più ampio piano di contrasto al mercato del falso, che danneggia gravemente l’economia italiana. La contraffazione, infatti, non solo alimenta la concorrenza sleale e devia il traffico commerciale lecito, ma provoca anche la perdita di posti di lavoro, riduce le entrate fiscali e rappresenta un rischio per la salute dei cittadini, data la scarsa qualità dei materiali utilizzati.