Sequestro di discariche abusive un’officina meccanica

guardia di finanza
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La lotta ai reati ambientali continua ad essere una priorità per le autorità competenti. Nelle ultime settimane, i Finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme ei militari della Guardia Costiera Vibo Valentia Marina, coordinati dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, hanno svolto un’importante operazione di polizia ambientale, sequestrando due discariche abusive contenenti rifiuti speciali, fabbricati industriali e un’officina meccanica.

È importante sottolineare che i provvedimenti adottati non implicano alcuna responsabilità per i soggetti coinvolti e che tutte le informazioni sul procedimento penale in corso sono fornite con l’obiettivo di chiarire la fase attuale del procedimento e garantire il diritto delle persone coinvolte a non essere considerate colpevoli fino a quando la colpevolezza non sia stata accertata con una sentenza o un decreto penale di condanna irrevocabile.

Le autorità competenti hanno individuato e sottoposto a controllo due aziende specializzate nel commercio e recupero di cascami e rottami metallici, nonché un’officina specializzata nelle riparazioni di mezzi ed attrezzature agricole. Dopo aver eseguito verifiche con l’ausilio del personale tecnico dell’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente della Regione Calabria, è stato accertato che le società coinvolte gestivano illegalmente rifiuti pericolosi al fine di aumentare i propri profitti. Le discariche abusive create per contenere i costi di smaltimento hanno comportato il deposito di grandi quantità di rifiuti speciali pericolosi, mettendo a rischio la salute pubblica e compromettendo le matrici ambientali suolo ed acqua.

L’inchiesta ha permesso di accertare la responsabilità degli amministratori delle società coinvolte per plurimi reati in materia ambientale e violazione della normativa urbanistica. In seguito a queste gravi violazioni, è stato disposto il sequestro di due fabbricati, un autocarro e due discariche abusive con una superficie complessiva di oltre 7.000 mq.

Tutte le attività svolte dalle autorità competenti rientrano in un ampio progetto per combattere il fenomeno dell’inquinamento ambientale nell’area della piana di Lamezia Terme. Il procedimento penale relativo alla vicenda è ancora in fase investigativa.