Sequestro di un cimitero di auto da parte della Guardia Costiera in provincia di Catanzaro

Guardia costiera di Soverato
Guardia costiera di Soverato

Un’operazione congiunta della Guardia Costiera di Soverato, del Dipartimento di Catanzaro e del Centro Regionale Coordinamento Controlli dell’Arpacal ha portato al sequestro penale di un vero e proprio cimitero di auto. La scoperta è avvenuta in un’area di 15.000 metri quadrati, dove erano accumulati 447 veicoli considerati rifiuti pericolosi a causa delle sostanze nocive che contenevano, come combustibili, batterie, oli motore, liquidi refrigeranti e filtri.

I veicoli erano depositati in tre siti non autorizzati, costituiti da terreni agricoli, senza alcuna misura tecnica per prevenire o limitare l’inquinamento del suolo e del sottosuolo. L’operazione era finalizzata alla tutela dell’ambiente e ha portato anche al sequestro di otto metri cubi di rifiuti di varia natura, rinvenuti negli stessi siti.

Le indagini hanno rivelato che i depositi di rifiuti erano collegati a una nota concessionaria della zona. Il rappresentante legale dell’azienda è stato segnalato alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro per diverse ipotesi di reato. In particolare, viene contestato l’operato non autorizzato e incontrollato di raccolta e deposito di rifiuti speciali pericolosi, secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 152 del 2006. Inoltre, è accusato di aver effettuato lo scarico di reflui industriali derivanti dalle acque di dilavamento del terreno senza autorizzazione, reato contemplato dall’articolo 137 comma 1 dello stesso decreto legislativo. Attualmente, il procedimento è nella fase delle indagini preliminari.

Questa operazione di sequestro rappresenta un passo significativo nella lotta all’inquinamento ambientale e alla gestione irresponsabile dei rifiuti pericolosi. Il corretto smaltimento e la gestione adeguata dei rifiuti sono di fondamentale importanza per preservare l’ecosistema e la salute pubblica. Le autorità competenti stanno lavorando per garantire che i responsabili vengano chiamati a rispondere delle loro azioni e che vengano adottate misure adeguate per ripristinare l’area interessata e prevenire future violazioni.