I Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria e i Funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Gioia Tauro, sotto il coordinamento e la direzione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria – DDA, hanno concluso un’articolata operazione finalizzata a contrastare il traffico internazionale di stupefacenti, sottoponendo a sequestro 2.734 kg di cocaina purissima.
L’eccezionale risultato ottenuto è il frutto di un’attività di intelligence e di analisi costante delle rotte commerciali che dall’America del Sud arrivano al Mar Nero, transitando dal porto calabrese. Tra i migliaia di container in transito, gli investigatori hanno individuato due container provenienti da Guayaquil (Ecuador) e destinati in Armenia, dove sarebbero dovuti giungere attraverso il porto georgiano di Batumi.
Approfondendo la documentazione rinvenuta e i controlli incrociati, effettuati tramite le banche dati, sulle società coinvolte nell’operazione, si sono rafforzate le ipotesi investigative e la necessità di ispezionare i due container refrigerati, lunghi oltre 12 metri e contenenti 78 tonnellate di banane. La cocaina è stata individuata dopo lunghe e complesse operazioni di ricerca, con l’aiuto di sofisticati scanner forniti da ADM e dei cani antidroga della Guardia di Finanza, tra cui il cane Joel. Complessivamente, la sostanza stupefacente sequestrata, di altissima qualità e in perfetto stato di conservazione, avrebbe potuto fruttare ai trafficanti un guadagno di oltre 800 milioni di euro.
Data la notevole quantità, sono stati impiegati oltre 30 militari specializzati della Guardia di Finanza per le operazioni di trasporto e la successiva distruzione, garantendo la sicurezza dell’operazione. Nei giorni precedenti l’operazione, complesse e articolate attività di analisi del rischio e verifiche factuali sui migliaia di container provenienti dal continente sudamericano avevano consentito ai militari della Guardia di Finanza e ai funzionari doganali di individuare ulteriori carichi di cocaina per un totale di 600 kg. In questi casi, la droga era stata abilmente nascosta in 6 container in modi sempre diversi: tra la merce, nei doppi fondi o nelle intercapedini esterne dei container.
Tutti i container trasportavano frutti esotici provenienti dall’Ecuador e, dopo il transhipment a Gioia Tauro, avrebbero dovuto raggiungere diversi porti, sia in Italia che all’estero, tra cui Croazia, Grecia e Georgia.
Le modalità di occultamento della droga sono spesso diverse e in continua evoluzione, obbligando gli investigatori a perfezionare di volta in volta le loro metodologie operative.
Questa operazione, condotta sotto il coordinamento e la direzione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria – DDA, testimonia l’azione costante ed efficace congiunta della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, rafforzata dal protocollo d’intesa sulla collaborazione tra le due istituzioni, firmato il 3 aprile 2023.