Nell’ambito della XV edizione di “Serrastretta nel Tempo”, manifestazione simbolo dell’estate serrastrettese in cui vengono rievocati usi, tradizioni, mestieri, rituali e rappresentazioni della storia e della cultura locale attraverso un viaggio unico e suggestivo ambientato in una realtà di fine Ottocento con personaggi in costume d’epoca e straordinari allestimenti scenografici, il Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, accompagnato dall’assessore regionale all’ambiente Carmen Barbalace, nel pomeriggio di ieri ha inaugurato a Serrastretta, splendido comune montano in provincia di Catanzaro, tre importanti opere: il Palazzo Pingitore, la nuova Piazza San Martino e il Museo della civiltà contadina ed artigiana.
I lavori di restauro del palazzo tardo-ottocentesco, abitato fino agli inizi degli anni 60 da famiglie della borghesia rurale locale, sono stati realizzati dall’amministrazione comunale e finanziati nell’ambito del Por Calabria FESR B 2007-2013, come Progetti Integrati di Sviluppo Locale (PISL) finalizzati alla realizzazione di un “Centro Servizi e logistica per la filiera del legno-Sedia-Arredo” per una spesa complessiva di 400 mila euro.
La Regione ha stanziato un ulteriore finanziamento di 138.724,49 euro per la realizzazione di opere complementari al progetto principale consistenti nella “messa in sicurezza e riqualificazione dell’area esterna, con realizzazione di parcheggi pertinenziali e recupero di un locale attiguo”.
“Opere come queste -ha detto il presidente della Regione Mario Oliverio, a margine dell’evento- aiutano le nostre aree interne, i centri storici dei nostri comuni montani e collinari, realtà che nel corso di decenni hanno subito un progressivo processo di spoliazione e svuotamento, a fuoriuscire dalla marginalità. L’amministrazione comunale di Serrastretta è stata lungimirante nel mettere in campo un progetto che dimostra come le risorse possono essere utilizzate bene, per la crescita del territorio.
Qui è stato realizzato un intervento importante che si inserisce in un’operazione intelligente di recupero e riqualificazione urbana all’interno di una strategia di sviluppo del contesto comunale e dell’area circostante finalizzato al miglioramento della qualità della vita, al potenziamento dell’attrattività dei luoghi, a sostenere e ad incentivare l’occupazione e la nuova impresa nel territorio comunale, in un’ottica di “filiera dello sviluppo locale” e di valorizzazione delle identità locali e in una logica di forte innovazione”.
“Nelle nostre aree interne –ha aggiunto il presidente della Giunta regionale- c’è un patrimonio straordinario di valori, tradizioni, usi e costumi, saperi e sapori che dobbiamo valorizzare come fattore di identità e attrattività. Oggi ci sono tutte le condizioni perché questo possa accadere e realizzarsi, a patto che si stabilisca una forte sinergia tra la Regione, la rete degli enti locali e l’associazionismo”.
“Nella nuova Programmazione comunitaria 2014/2020 -ha concluso Oliverio- abbiamo posto il problema delle aree interne, che costituiscono l’80% del nostro territorio regionale, come punto centrale della nostra azione di governo e, non a caso, abbiamo costituto un fondo di 200 milioni di euro da destinare alle aree collinari e montane, aggiuntivo alle altre risorse a cui esse potranno attingere. Dobbiamo andare avanti su questa strada con tenacia e caparbietà. So bene che il lavoro da compiere è faticoso e difficile, ma se remeremo tutti insieme, dalla stessa parte, certamente raggiungeremo gli obiettivi che ci siamo prefissi”.