Sindaco a processo per aver pubblicato su Facebook la foto di un presunto “sporcaccione”

fonte: agrigentonotizie.it

Quest’oggi, sebbene non riguardi nello specifico la Calabria, CalabriaMagnifica.it vuole porre l’attenzione su un evento curioso ma di grande attualità accaduto ad Agrigento: il sindaco, Calogero Firetto, è stato citato in giudizio, insieme all’ex comandante dei vigili urbani, da un suo concittadino, colpevole di non aver rispettato le norme comunali in merito alla raccolta differenziata. 

La ricostruzione dei fatti 

Il 15 marzo 2018, dopo aver colto in fragrante di reato un avvocato agrigentino, il primo cittadino del comune siciliano pubblicò su Facebook l’immagine che lo ritraeva gettare dal finestrino dell’immondizia in un luogo non preposto alla raccolta della stessa. In questa fotografia, però, era stato oscurato il volto e la targa della sua auto. Nonostante ciò, il giurista ha deciso di agire per vie legali nei confronti del sindaco e dell’allora comandante della polizia municipale. La motivazione? Secondo il pubblico ministero, i due avrebbero reso l’avvocato “riconoscibile ai suoi concittadini del piccolo comune di Aragona, pur con il volto e la targa oscurati” e avrebbero, quindi, danneggiato la sua immagine. 

Il processo ha avuto inizio nella giornata di ieri

Secondo quanto riporta la testata AgrigentoNotizie.it, nella prima udienza, svoltasi ieri, l’avvocato si sarebbe difeso dall’accusa di presunto “sporcaccione” e, inoltre, avrebbe accusato il primo cittadino di non averlo “tutelato” pur essendo a conoscenza di come fossero andate realmente le cose. 

Al di là del provvedimento finale, questa storia ci darà una morale importante 

Non sappiamo come andrà a finire il processo ma, di certo, questa storia ci darà un insegnamento: non è facile rendere il nostro paese civile. Purtroppo, al giorno d’oggi, è difficile far rispettare le regole e chi sta nel torto cerca il cavillo burocratico per colpire coloro che s’impegnano per farlo. In questa circostanza, probabilmente, Firetto ha commesso l’errore di pubblicare su un social la prova del reato ma, invece di venire elogiato, è stato attaccato, a nostro avviso, ingiustamente. La speranza è che si possa risolvere tutto per il meglio e che chi ha agito onestamente ne esca pulito.