Annullati tre decreti di sequestro probatorio nell’inchiesta sul comune di Sorbo San Basile, la decisione si basa sulla ‘Carenza Motivazionale’ della Procura, sottolineando l’assenza di indicazioni chiare sulle condotte contestate
Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha recentemente emesso una decisione cruciale, annullando tre decreti di sequestro probatorio emanati dalla Procura di Catanzaro nell’ambito dell’inchiesta che coinvolge il comune di Sorbo San Basile. La vicenda comprende diversi professionisti del capoluogo e il sindaco della cittadina presilana, Vincenzo Nania.
Il Tribunale ha accolto le argomentazioni avanzate dai difensori dei coinvolti, evidenziando una “carenza motivazionale in ordine al fumus commissi delicti“. In particolare, i giudici hanno sottolineato la mancanza di un’indicazione, anche sommaria, delle condotte contestate nei decreti impugnati. Tale omissione, secondo il Tribunale, ostacola la possibilità di un adeguato sindacato sulla validità del vincolo e sulla pertinenza dei beni sottoposti a sequestro rispetto ai reati contestati.
Il Collegio ha proceduto annullando i decreti di sequestro riguardanti il sindaco Vincenzo Nania, assistito dagli avvocati Luigi Combariati e Francesco Iacopino, l’architetto Francesco Mazza, difeso dall’avvocato Antonio Lomonaco, e l’imprenditore Maurizio Riccelli, assistito dall’avvocato Antonio Ludovico. La decisione include anche l’ordinanza di restituire i beni sequestrati agli aventi diritto.
L’attenzione si concentra ora sulla motivazione del Tribunale, che ha enfatizzato la necessità di una corretta esposizione delle condotte contestate per garantire un sindacato giudiziario efficace. La decisione solleva interrogativi sulle fondamenta delle accuse e sottolinea l’importanza di una procedura giudiziaria trasparente e ben motivata.
La notizia dell’annullamento dei decreti di sequestro ha destato reazioni contrastanti nella comunità giuridica e nell’opinione pubblica locale, sollevando interrogativi sulla solidità dell’inchiesta in corso e aprendo spazi per nuove riflessioni sul caso Sorbo San Basile.
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