Collaboratore scolastico di 65enne accusato di violenza sessuale aggravata su una studentessa minorenne, la vicenda, ha avuto origine nel 2023, quando la vittima, all’epoca tredicenne, ha subito ripetute molestie da parte dell’indagato
TAURIANOVA (RC), 11 MAG 2024 – Una vicenda drammatica ha scosso Taurianova, con l’arresto e la sospensione dalle funzioni di un collaboratore scolastico 65enne, accusato di violenza sessuale aggravata ai danni di una giovane studentessa. L’intervento è stato eseguito con fermezza dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, sotto la guida del Procuratore Emanuele Crescenti e del Sostituto Procuratore Letterio De Domenico della Procura di Palmi.
Tutto ha avuto inizio nel 2023, quando la vittima, una tredicenne al tempo e alunna dell’ultimo anno di scuola media, ha iniziato a subire molestie da parte dell’indagato, un membro del personale scolastico impiegato nella stessa istituzione frequentata dalla ragazza. Le molestie sono iniziate con commenti inappropriati durante le attività pomeridiane, per poi passare al pedinamento nei corridoi della scuola. Dopo mesi di vessazioni, l’uomo avrebbe approfittato di un momento di solitudine per compiere l’aggressione sessuale nei confronti della minore all’interno dei bagni scolastici, privandola di ogni via di fuga.
Il coraggio della giovane vittima ha portato alla luce l’orrore subito, con il supporto dei suoi genitori e degli amici più fidati, che l’hanno incoraggiata a denunciare l’accaduto presso la Stazione Carabinieri di Taurianova.
La pronta attivazione del Codice Rosso, strumento legale volto a garantire una risposta celere e incisiva alle violenze di genere, ha consentito un’immediata azione da parte delle autorità competenti, sia nella fase investigativa che in quella processuale.
Durante le indagini, le dichiarazioni coraggiose della minore hanno trovato conferma in una registrazione audio da lei stessa effettuata con il cellulare, che ha immortalato gli angoscianti momenti dell’aggressione subita. La registrazione si interrompe solo quando l’aggressore lascia sola la ragazza nei bagni, intimandole di mantenere il silenzio sull’accaduto per evitare conseguenze legali.
LEGGI ANCHE: Violenza sessuale su una bambina: arrestato il bidello