Utilizzo distorto della somma urgenza per eludere gare pubbliche nell’aggiudicazione di appalti
NICOTERA (VV), 17 DIC 2023 – Due dipendenti del Comune di Nicotera sono al centro di un’indagine condotta dalla Procura vibonese, che ha portato all’emanazione di avvisi di conclusione indagine da parte della Digos della Questura di Vibo Valentia. I reati ipotizzati sono abuso d’ufficio e falso in atto pubblico, in relazione a fatti risalenti agli anni 2020-21 e 2022.
Il procedimento ha preso avvio da un esposto presentato alla Questura di Vibo, il quale ha sollevato sospetti riguardo all’aggiudicazione di gare di appalto bandite dal Comune di Nicotera. Tali gare, destinate all’affidamento di lavori di rilevante entità economica, sono al centro delle indagini condotte dalla Procura vibonese.
L’indagine, avviata nel gennaio 2023, ha svelato un consolidato meccanismo utilizzato per l’affidamento di lavori pubblici attraverso la procedura della somma urgenza. Secondo quanto riferito dagli investigatori della Digos, la stazione appaltante del Comune avrebbe abusato di questo istituto in modo surrettizio, al solo scopo di eludere le gare ad evidenza pubblica.
Le verifiche condotte hanno messo in luce una serie di pratiche dubbie, evidenziando un utilizzo distorto della somma urgenza. Questa procedura, pensata per situazioni di effettiva emergenza, sarebbe stata impiegata in modo sistematico per bypassare le gare pubbliche, compromettendo il principio di trasparenza e parità di accesso alle opportunità di appalto.
Il Comune di Nicotera, dunque, si trova ora al centro di un’inchiesta che mira a fare chiarezza su presunte irregolarità nell’assegnazione di lavori pubblici. Gli indagati dovranno rispondere alle accuse di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico, con la Procura vibonese che seguirà da vicino lo svolgimento del procedimento giudiziario. Nel frattempo, l’attenzione è rivolta alla necessità di rafforzare i controlli e le misure di vigilanza per garantire la correttezza e la trasparenza nei processi di appalto del Comune.
