Subacquei eroi riportano alla luce la carrozzina per la giovane psicologa di Soverato
Il 12 agosto scorso, presso una rinomata località balneare di Soverato, si è verificato un evento straordinario che ha coinvolto una giovane psicologa affetta da una grave patologia che la costringe sin dalla nascita a utilizzare una sedia a rotelle. Mentre si trovava in acqua, seduta sul suo innovativo ausilio medico progettato per muoversi sulla sabbia e per consentirle di entrare in mare senza affondare, la psicologa ha improvvisamente perso il controllo della carrozzina, che è sprofondata nelle profondità marine. Per fortuna, la giovane è stata in grado di sganciarsi dalla sedia e mettersi in salvo. Questo avvenimento è stato riportato anche dai media online con il titolo “La speciale carrozzina per disabili inghiottita dal mare al largo di Soverato”.
Purtroppo, dopo quel tragico episodio, la donna non è stata più in grado di raggiungere autonomamente il mare per fare il bagno durante la sua vacanza.
La storia della dott.ssa Maria Grazia DI CELLO ha suscitato profonde emozioni nell’intera comunità di Soverato. Tuttavia, la vicenda ha avuto un lieto epilogo il pomeriggio del 22 agosto 2023, quando, dopo 9 giorni, un carabiniere esperto subacqueo, fuori servizio, ha guidato un gruppo di subacquei tecnici volontari in un’operazione di ricerca e recupero. Questi valorosi subacquei hanno affrontato una complessa impresa, immergendosi fino a una profondità di circa 80 metri, per localizzare e recuperare il prezioso dispositivo medico. Nel corso dei giorni che hanno preceduto questa operazione, il team di subacquei ha pianificato attentamente l’immersione e preparato le miscele respiratorie necessarie.
Utilizzando palloni di sollevamento, il gruppo è riuscito a riportare la carrozzina in superficie dalla profondità di circa 65 metri. L’emergere della sedia a rotelle a una distanza di 80 metri dalla riva ha suscitato stupore e commozione tra i numerosi bagnanti, che hanno applaudito lungamente questo straordinario successo.
L’operazione è stata guidata da un team affiatato di subacquei esperti, con il coordinamento del Luogotenente dei Carabinieri Luigi MORELLO, Comandante della Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Soverato. La passione per il mare e l’esperienza nelle immersioni profonde hanno reso possibile il successo di questa delicata operazione subacquea. Insieme al Luogotenente MORELLO, il recupero è stato portato a termine da Franco LOBELLO, Antonio PRISTERA’ (dell’associazione Sthealt Divers) e Massimiliano SALVATORI, quest’ultimo con un passato come Ausiliario nell’Arma dei Carabinieri. Nel frattempo, il personale della Guardia Costiera del locale Ufficio Circondariale Marittimo ha garantito la sicurezza dell’area durante le attività subacquee, assicurando il recupero sicuro della carrozzina una volta riemersa.
La mattina successiva al recupero, all’interno della Compagnia Carabinieri di Soverato, in un momento di grande commozione e partecipazione da parte del personale della Guardia Costiera, la carrozzina speciale è stata restituita a Maria Grazia DI CELLO. Appresa la notizia del ritrovamento, la donna ha voluto incontrare personalmente i carabinieri e i subacquei volontari per esprimere direttamente la sua profonda gratitudine. Durante l’incontro, sono emersi ulteriori dettagli sull’evento del 12 agosto, un episodio che ha sfiorato la tragedia in mare. La donna ha raccontato di come stesse facendo il bagno legata alla sedia a rotelle quando ha perso il controllo, e solo grazie alla sua prontezza è riuscita a sganciarsi, evitando così il pericolo imminente. La carrozzina ha continuato a muoversi per inerzia e si è fermata a una profondità di circa 65 metri, in un fondale scosceso e profondo.
L’emozione di Maria Grazia nel condividere questa esperienza di pericolo evitato e il suo profondo attaccamento alla sedia medica si sono evidenziati nell’incontro con il personale dell’Arma dei Carabinieri, i volontari e i militari della Guardia Costiera. La donna ha tenuto un commovente discorso di ringraziamento, elogiando l’operato di coloro che, attraverso questa straordinaria operazione di recupero, le hanno permesso di riconquistare l’indipendenza e di godere nuovamente delle limpide acque marine di Soverato.