Stalking a Corigliano Rossano: arrestato 44enne

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44enne agli arresti domiciliari per stalking dopo mesi di persecuzioni all’ex compagna, incastrato da denunce e prove raccolte dalla Polizia

CORIGLIANO ROSSANO (CS), 21 GEN 2025 – Il 17 gennaio 2025, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Corigliano-Rossano hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un uomo di 44 anni, residente nella zona di Rossano, accusato di atti persecutori e stalking ai danni della sua ex compagna.

L’operazione è stata il risultato di un’indagine complessa e articolata, condotta sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Castrovillari. L’inchiesta ha avuto origine il 2 dicembre 2024, quando la vittima si è presentata presso il Commissariato locale per sporgere denuncia. La donna ha raccontato di aver avuto una relazione sentimentale con l’indagato, conclusasi a causa di un comportamento sempre più insostenibile. Dopo la separazione, però, l’uomo avrebbe iniziato a perseguitarla, seguendola, appostandosi nei suoi luoghi abituali, inviandole una quantità eccessiva di messaggi e telefonate.

Le accuse sono state suffragate da prove concrete, tra cui immagini catturate dai sistemi di videosorveglianza e screenshot delle conversazioni, che la donna ha consegnato alle forze dell’ordine durante la denuncia. Grazie a questi elementi, gli inquirenti hanno potuto ricostruire i numerosi episodi di stalking, consolidando un quadro indiziario che ha portato il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari, su richiesta del pubblico ministero, a disporre la misura cautelare.

L’operazione è stata diretta dalla Procura di Castrovillari, sotto la guida del procuratore capo Alessandro D’Alessio, e si inserisce nel più ampio impegno delle autorità locali nel contrasto alla violenza di genere. In prima linea, anche la Questura di Cosenza, guidata dal questore Giuseppe Cannizzaro, che continua a garantire tempestività e sensibilità nell’affrontare situazioni di grande delicatezza.

Le autorità ricordano che l’uomo è da considerarsi innocente fino a prova contraria, come stabilito dalla normativa vigente, e che l’indagine rappresenta un momento preliminare in attesa di un eventuale accertamento definitivo delle responsabilità.

Questa vicenda testimonia ancora una volta la necessità di denunciare tempestivamente situazioni di violenza o persecuzione, per permettere alle forze dell’ordine e alla magistratura di intervenire a tutela delle vittime.

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