La misura cautelare mira a proteggere l’ex convivente vittima di stalking
La Polizia di Stato di Cosenza ha eseguito un divieto di avvicinamento nei confronti di una donna cinquantenne, accusata di stalking nei confronti del suo ex convivente. L’azione è stata presa dopo l’emanazione di un provvedimento di Ammonimento da parte del Questore di Cosenza e su richiesta della Procura della Repubblica locale, guidata dal dott. Mario Spagnuolo.
La donna è stata accusata di atti persecutori nei confronti del suo ex compagno, continuando a molestarlo e minacciarlo nonostante il provvedimento già in vigore. Le sue azioni hanno causato alla vittima un costante stato di ansia, paura e un fondato timore per la sua sicurezza.
Le indagini approfondite hanno permesso di ricostruire la sequenza degli eventi e di confermare le dichiarazioni della vittima, che era stata verbalmente aggredita anche in presenza degli agenti di polizia. La situazione è stata considerata pericolosa anche alla luce del fatto che i tre figli minori della coppia hanno assistito impotenti e terrorizzati alle aggressioni verbali e fisiche perpetrate dalla madre contro il padre.
Alla luce di tali circostanze, il pubblico ministero ha ritenuto necessario emanare il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. In caso di contatto occasionale, è stato prescritto che la donna si allontani mantenendo una distanza di 500 metri e che eviti di contattare la vittima in qualsiasi modo.
È importante sottolineare che queste informazioni vengono divulgate nel rispetto dei diritti dell’indagata, la quale deve essere considerata presumibilmente innocente fino a una definitiva conferma di colpevolezza attraverso una sentenza irrevocabile. Tale divulgazione mira a garantire il diritto all’informazione.
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