Stalking: divieto di avvicinamento e braccialetto per un 41enne

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Misure cautelari per un uomo responsabile di atti persecutori e pedinamenti nei confronti della sua ex compagna

Sullo sfondo di una relazione finita male, una donna coraggiosa ha deciso di alzare la voce contro l’ex compagno che l’ha perseguitata senza tregua. Oggi, le forze dell’ordine hanno eseguito un’Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, proibendo all’uomo di 41 anni di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima.

L’azione legale è stata innescata da una denuncia presentata dalla donna il 23 febbraio scorso presso l’Ufficio Denunce, un atto che ha avviato un’indagine approfondita coordinata dalla Procura della Repubblica. La polizia, specializzata nella gestione dei reati contro le fasce deboli, ha ascoltato la vittima con grande empatia, raccogliendo dettagliate descrizioni degli episodi persecutori.

Dai racconti della donna è emerso un quadro angosciante del suo stato d’animo e della paura costante per la propria sicurezza. L’uomo, incapace di accettare la fine della relazione, ha iniziato a cercarla a casa, chiedendo incontri chiarificatori e arrivando persino a seguirla e pedinarla sul posto di lavoro e nei locali frequentati.

La situazione è precipitata quando, durante una discussione accesa, l’uomo ha agito con violenza, colpendo la donna con un oggetto e strattonandola con forza, tanto da costringerla a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile e coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, ha culminato nell’esecuzione di una misura cautelare.

Il provvedimento impone all’uomo di mantenere una distanza di almeno 500 metri dai luoghi frequentati dalla vittima e dai suoi congiunti, vietandogli ogni forma di contatto con la donna. Inoltre, è stato stabilito un costante monitoraggio tramite l’utilizzo di un braccialetto elettronico.

Questa vicenda sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine e dell’autorità giudiziaria nel contrastare tempestivamente la violenza di genere. È importante notare che l’indagato è da considerarsi presunto innocente fino a una sentenza irrevocabile, nel rispetto dei suoi diritti durante il procedimento penale.

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