Stalking a Cosenza: divieto di avvicinamento per un 30enne

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Scatta il divieto di avvicinamento per un uomo di 30 anni accusato di stalking e minacce nei confronti dell’ex fidanzata, dopo un intenso periodo di persecuzione e molestie

Un grave caso di stalking si è recentemente verificato a Cosenza, dove un uomo di 30 anni è stato colpito da un’ordinanza di misura cautelare, che gli impone il divieto di avvicinamento alla sua ex fidanzata e il divieto di dimora nel capoluogo bruzio. L’uomo è accusato di atti persecutori, tra cui minacce e molestie, nei confronti della donna che aveva deciso di interrompere la loro relazione.

La vicenda ha avuto inizio all’inizio di ottobre, quando la donna ha scelto di porre fine alla relazione con l’uomo, a causa del suo comportamento possessivo e geloso. Da quel momento, l’indagato ha cominciato a perseguitarla, inviandole messaggi minacciosi, ingiuriandola sui social e anche di persona, con dichiarazioni inaccettabili come “sei roba mia”, trattandola come un oggetto. Nonostante i ripetuti tentativi della donna di fargli capire che la relazione era finita, l’uomo ha intensificato il suo comportamento, arrivando anche a presentarsi sotto casa della vittima, dichiarando di non temere nemmeno le forze dell’ordine.

Fortunatamente, l’intervento tempestivo della Polizia di Stato ha impedito che la situazione degenerasse. Un’unità della Squadra Mobile, specializzata in reati contro le persone, ha raccolto la denuncia della donna e avviato un’intensa attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza. Gli agenti hanno ascoltato la vittima con particolare attenzione, raccogliendo dettagliati resoconti dei diversi episodi di maltrattamento. Le indagini hanno rivelato un quadro di crescente violenza psicologica e fisica, culminato nei recenti episodi di minacce e intimidazioni.

Grazie alla ricostruzione minuziosa dei fatti e alla collaborazione con l’autorità giudiziaria, l’uomo è stato raggiunto dal provvedimento che gli impone di mantenere una distanza di almeno 500 metri dalla donna e di non avvicinarsi ai luoghi a lei familiari. Il divieto di dimora, inoltre, gli impedisce di risiedere a Cosenza, dove la vittima continua a vivere.

Il provvedimento arriva al termine di un’indagine che conferma l’impegno e la sensibilità della Polizia di Stato nel contrastare la violenza di genere, con un’attenzione particolare alle vittime appartenenti a fasce vulnerabili. Il Questore di Cosenza, dr. Giuseppe Cannizzaro, ha sottolineato l’importanza di interventi tempestivi per tutelare le donne e prevenire ulteriori episodi di violenza.

Il caso evidenzia anche il delicato lavoro degli investigatori, che, spesso in situazioni di grande vulnerabilità, devono affrontare dinamiche complesse per garantire la protezione delle vittime e il rispetto dei diritti di tutte le persone coinvolte nel processo. Nel rispetto della presunzione di innocenza, l’indagato è tuttavia sottoposto a indagine fino a un eventuale giudizio definitivo.

L’ordinanza, quindi, rappresenta non solo una risposta immediata alla gravità della situazione, ma anche un segnale forte contro tutte le forme di violenza che colpiscono quotidianamente le donne.

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