Tragedia di Louisville: il perché dietro alle sparatorie di massa e la trasmissione in diretta sui social media

Strage, sparatoria, scena del crimine
Strage, sparatoria, scena del crimine

LOUISVILLE (USA), 11 APR 2023 – Una sparatoria avvenuta in una banca di Louisville, capoluogo dello Stato americano del Kentucky, ha portato al decesso di sei persone e al ferimento di almeno otto. Tra le vittime c’è anche un agente di polizia. La polizia del Kentucky ha riferito che il giovane responsabile non solo ha aperto il fuoco, ma ha anche trasmesso in diretta la strage attraverso la piattaforma di Instagram.

Cosa ha spinto questa persona a fare una strage a Louisville?

La motivazione dietro le sparatorie di massa può variare da caso a caso, ma in generale, molte persone che commettono questi atti hanno problemi di salute mentale, tra cui disturbi dell’umore, psicosi, disturbi della personalità e abuso di sostanze. In alcuni casi, i perpetratori possono avere anche problemi di lavoro o di relazione, che possono portare a sentimenti di rabbia, frustrazione o vendetta.

Inoltre, in alcuni casi, gli autori di questi attacchi cercano anche di attirare l’attenzione sui loro problemi personali o sulle loro opinioni politiche, sociali o religiose. Questo può essere particolarmente vero per le persone che trasmettono le loro azioni in diretta sui social media.

Come mai questa esigenza di trasmettere il live sui social?

Trasmettere in diretta su social media gli atti di violenza può essere visto come un modo per gli autori di ottenere attenzione e di condividere la loro esperienza con il mondo. Questa loro esigenza può anche essere intesa come un modo di affermare il loro potere e la loro superiorità sugli altri, dimostrando il controllo che hanno sulla situazione.

In alcuni casi, i perpetratori possono anche vedere la trasmissione in diretta come un modo per diffondere il loro messaggio e raggiungere un pubblico più ampio. In effetti, molte delle persone coinvolte in sparatorie di massa hanno espresso pubblicamente le loro opinioni o le loro motivazioni attraverso i social media o altre piattaforme online prima o durante l’evento.

In conclusione, le ragioni dietro le sparatorie di massa e la trasmissione in diretta di questi atti sui social media sono complesse e possono dipendere da molti fattori individuali e sociali. Tuttavia, è importante notare che questi atti non sono mai giustificabili e richiedono un’attenzione costante da parte delle autorità e della società in generale.

Questa di Louiville è ennesima strage in America

Questa strage è l’ennesima che si verifica negli Stati Uniti. Sono tanti i casi eclatanti di sparatorie di massa. Ecco alcuni degli esempi più noti:

  • La sparatoria alla Sandy Hook Elementary School, avvenuta nel 2012 a Newtown, Connecticut, dove 26 persone sono state uccise, tra cui 20 bambini.
  • La sparatoria al cinema di Aurora, Colorado, nel 2012, dove un uomo armato ha ucciso 12 persone e ferito altre 70 durante la proiezione del film “The Dark Knight Rises”.
  • La sparatoria al Pulse Nightclub di Orlando, in Florida, nel 2016, dove un uomo armato ha ucciso 49 persone e ne ha ferite altre 53 durante una serata dedicata alla comunità LGBTQ+.
  • La sparatoria alla Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland, in Florida, nel 2018, dove un ex studente ha ucciso 17 persone e ne ha ferite altre 17.
  • La sparatoria all’El Paso Walmart, in Texas, nel 2019, dove un uomo armato ha ucciso 23 persone e ne ha ferite altre 23.

Questi sono solo alcuni degli esempi più noti. Tuttavia, ogni anno ci sono molti altri casi di violenza armata che non ricevono la stessa attenzione mediatica.

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