Tabacco più caro: scattano i rincari su sigarette, sigari e trinciati

tabacco, sigarette
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Manovra 2025: scattano i rincari su sigarette, sigari e tabacco trinciato, aumenti fino a 20 centesimi a pacchetto per 114 marche di prodotti

Dal 23 gennaio 2025 scattano i rincari sul tabacco lavorato, come previsto dalla manovra economica 2023 e rivista dalla successiva del 2024. L’aumento dei prezzi riguarda sigarette, tabacco trinciato e sigari, coinvolgendo 114 marche complessive.

Tra i marchi più noti, le Marlboro e le Merit vedono il prezzo del pacchetto salire a 6,50 euro. Per chi invece predilige i sigari, il celebre “Antico Toscano sigaro nostrano del Brenta 1763 il Doge” costerà 13,30 euro per la confezione da tre.

I nuovi prezzi sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e su quello della Federazione Italiana Tabaccai (Fit), che ha diffuso una nota in merito ai cambiamenti tariffari.

«I prodotti riportati nel listino, già pubblicato sul sito internet dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, subiranno una modifica tariffaria che entrerà in vigore dal 23 gennaio 2025», precisa la Fit.

Nella stessa giornata, però, sono state sospese alcune operazioni straordinarie. «Sono inibite la vendita Cash & Carry, ovvero le vendite agli utenti professionali, e le levate suppletive per le quali sia stata fatta richiesta nella medesima giornata», conclude il comunicato.

La decisione segue l’intento del governo di aumentare il gettito fiscale attraverso l’adeguamento dei prezzi dei prodotti da fumo. Gli incrementi non riguardano tutte le marche, ma solo quelle elencate nei nuovi listini tariffari.

Questi aumenti rappresentano un ulteriore colpo per i consumatori, già alle prese con l’inflazione e i rincari generali sui beni di consumo. Il governo punta però a utilizzare le maggiori entrate per finanziare le misure previste dalla manovra economica.