Taglio illecito di alberi nel Parco della Sila: denunciati i responsabili

Carabinieri Crotone
Carabinieri Crotone

I militari del Nucleo Carabinieri “Parco” di Cotronei hanno scoperto un massiccio abbattimento illecito di alberi in un’area protetta della Sila, individuando i responsabili grazie alle tracce lasciate dai veicoli

Un nuovo episodio di crimine ambientale ha scosso il Parco Nazionale della Sila. I Carabinieri del Nucleo “Parco” di Cotronei hanno scoperto un massiccio taglio illegale di alberi all’interno dell’area protetta, portando alla denuncia dei responsabili.

L’operazione ha avuto origine durante un’attività di controllo nelle zone più a rischio di abbattimenti illeciti. In località Zagarogno, area di massima tutela all’interno del parco, i militari hanno notato recenti tracce di pneumatici su una strada sterrata che conduce a un bosco di alto fusto, composto da Cerro e Pino Laricio, di proprietà del demanio statale. Seguendo queste tracce, gli agenti hanno scoperto l’abbattimento di ben 108 alberi di Cerro, con diametri compresi tra 4 e 38 centimetri, effettuato con l’ausilio di seghe meccaniche. Alcune ceppaie erano state occultate con terra e fogliame per nascondere l’attività illecita, mentre quasi tutto il materiale legnoso risultava già trafugato.

Per individuare i responsabili, i Carabinieri hanno avviato un’operazione di monitoraggio, installando telecamere e dispositivi di videosorveglianza nell’area interessata. Le immagini hanno immortalato un fuoristrada che, con due persone a bordo, effettuava ripetuti viaggi all’interno della zona boschiva, uscendo sempre con un carico di legna trafugata.

Dalle indagini è emerso che uno dei due sospettati fosse un pregiudicato con precedenti per reati simili, commessi proprio nella stessa area. Una successiva perquisizione presso la sua abitazione ha permesso di recuperare l’intero quantitativo di legname rubato, oltre agli strumenti utilizzati per il taglio, ritrovati all’interno del veicolo utilizzato per il trasporto.

L’intero bottino e gli strumenti del crimine sono stati posti sotto sequestro, mentre i due uomini sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Crotone.

L’episodio sottolinea ancora una volta la necessità di una vigilanza costante all’interno delle aree protette per contrastare lo sfruttamento illecito delle risorse naturali, un fenomeno che mette a rischio l’ecosistema e il patrimonio boschivo del Parco della Sila.

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