A conclusione dei rilievi e delle attività di polizia relativi all’incendio occorso nel comune di Taverna in località “Valle del carro” nella giornata del 26 aprile, la stazione Carabinieri forestale di Taverna ha individuato il soggetto che ne ha causato l’origine.
In particolare, i militari, allertati da cittadini, sono intervenuti sul luogo dell’incendio, durante le operazioni di spegnimento da parte dei Vigili del fuoco e di volontari, ed hanno proceduto ad immediati rilievi e agli accertamenti di polizia, sulla base dei quali approfondire le successive attività, a conclusione dei quali è emerso che l’incendio ha avuto origine da un grosso cumulo di rifiuti vegetali bruciati precedentemente a breve distanza dal bosco, da parte di un agricoltore tale P. I. di Taverna deferito all’AG per il reato di incendio boschivo colposo.
L’incendio ha interessato terreni boscati con piante di pino laricio su una superficie di quasi 2 ettari, di proprietà, sia pubblica, in gestione a Calabria Verde, che privata.
Si coglie l’occasione di evidenziare l’assoluta importanza dell’utilizzo corretto della pratica dell’abbruciamento dei residui vegetali provenienti dalle normali pratiche agricole, tra l’altro consentita solo al fuori dei periodi di massima pericolosità per gli incendi boschivi.
Qualora la bruciatura dei residui vegetali sia attuata nel periodo di massima pericolosità per gli incendi boschivi, di norma tra il 15 giugno e il 30 settembre di ogni anno, indipendentemente dal verificarsi di un incendio, oltre ad una pesante sanzione amministrativa di migliaia di euro si incorre anche nell’ipotesi di reato di smaltimento illecito di rifiuti.