Nei giorni scorsi, i carabinieri delle Stazioni di Cosenza Centro e Celico hanno dato esecuzione ad una misura cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 55 enne di Zumpano (CS), per il reato di tentato omicidio aggravato.
La ricostruzione dei fatti
I fatti dettagliatamente ricostruiti nell’ordinanza cautelare risalgono allo scorso 15 novembre, quando i militari della Stazione di Celico sono intervenuti unitamente ad una squadra dei Vigili del Fuoco in un condominio di Zumpano, dove era stata segnalata la presenza di una bombola del gas pericolosa per l’incolumità pubblica.
I militari giunti nel luogo segnalato riscontravano la presenza di una bombola del gas di 15 kg. che aveva danneggiato il montante di un’autovettura ivi parcheggiata. Il proprietario del veicolo, in evidente stato di shock, riferiva ai carabinieri intervenuti che poco prima, mentre era intento ad aprire la saracinesca del garage, aveva visto il fratello, nascosto sul balcone di casa, sito al secondo piano della palazzina, allentare la bombola del gas, dargli fuoco, e lanciarla contro di lui nel tentativo di ucciderlo. L’uomo, dopo aver compiuto l’insano gesto, si è poi velocemente allontanato da casa in compagnia della moglie e della figlia.
Il movente dell’insano gesto
In concomitanza dell’accaduto veniva accertato che i rapporti tra i due fratelli erano da tempo deteriorati e degenerati in vicende giudiziarie non ancora definite. Inoltre, unitamente al personale dei Vigili del Fuoco che intanto avevano messo in sicurezza l’area, venivano effettuati degli accertamenti volti a ricostruire la dinamica di quanto accaduto ed alla valutazione della potenzialità lesiva dell’arma adoperata.
Le riprese di videosorveglianza e l’arresto
La bombola accesa scagliata da un’altezza così rilevante avrebbe potuto cagionare la morte di un uomo con il suo peso o addirittura una deflagrazione mortale. La ricostruzione dell’uomo veniva inoltre suffragata dalle riprese dell’impianto di videosorveglianza che evidenziano come l’evento lesivo non si fosse verificato per pura casualità. La vittima che stava lavando l’autovettura si era spostata dalla traiettoria della bombola per prendere degli accessori nel garage.
L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato ristretto presso la casa circondariale di Cosenza, in attesa di essere interrogato dall’autorità giudiziaria.
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