Il caso del lido “Lo Ionio ce l’hai” nella provincia di Catanzaro ha portato ad un’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto il dirigente del settore edilizia privata del Comune di Catanzaro, Andrea Adelchi Ottaviano, e il proprietario dello stabilimento balneare, Giovanni Valentino.
Il conflitto è emerso a causa di attriti tra Valentino ei gestori del lido, i coniugi Nello Grampone e Matilde Talotta, relativi alle spese per la rimozione e la bonifica dell’area in seguito ad un incendio doloso. Valentino si sarebbe rifiutato di sostenere le spese, pretendendole invece dai gestori attraverso una ditta da lui scelta.
Secondo le accuse mosse dal pubblico ministero Domenico Assumma, Adelchi avrebbe sfruttato il suo potere di rilasciare pareri e autorizzazioni sulle concessioni demaniali per favorire Valentino a danno dei gestori. In particolare, Adelchi avrebbe tentato di costringere i coniugi a pagare le spese per la rimozione dei rifiuti e la bonifica dell’area, anche se di competenza del proprietario, convocandoli in ufficio per una trattativa “anomala” che avrebbe favorito Valentino.
Adelchi avrebbe inoltre contattato un funzionario della Regione per influenzare la vicenda, chiedendo ai gestori di non eseguire i lavori di bonifica già autorizzati o di effettuarli a loro spese, lasciando decidere a Valentino la ditta a cui rivolgersi e il modo in cui operare. Questa pressione sarebbe stata fatta con l’obiettivo di procurare un vantaggio patrimoniale a Valentino.
Tuttavia, i gestori del lido hanno resistito alle pressioni e hanno sporto denuncia contro Adelchi. Il giudice ha aggiornato l’udienza al prossimo 19 aprile, giorno in cui saranno ascoltate le arringhe difensive dei legali e sarà emessa la sentenza.