Dopo il blocco dei conti bancari per mancato pagamento delle parcelle, un cliente ha avviato una serie di atti persecutori e minacce contro il suo avvocato e la famiglia di quest’ultimo
ARENA (VV), 23 AGO 2024 – Ad Arena, in provincia di Vibo Valentia, un uomo è stato colpito da un’ordinanza di divieto di avvicinamento nei confronti di un avvocato e dei suoi familiari, dopo averli minacciati e perseguitati a seguito di un contenzioso legale. La vicenda ha avuto origine quando l’uomo, inadempiente nel pagamento delle parcelle dovute al legale, si è visto bloccare i conti correnti a causa di un decreto ingiuntivo ottenuto dall’avvocato. In risposta, ha avviato un’escalation di minacce e atti persecutori contro il professionista e la sua famiglia.
Dopo aver cercato invano di rintracciare l’avvocato presso la sua abitazione, l’uomo ha iniziato a inviare messaggi minatori, dichiarando che sarebbe diventato la sua “ombra”. Nonostante una prima denuncia per minacce, l’uomo ha continuato a esercitare pressioni, arrivando a contattare telefonicamente la madre del legale con ulteriori minacce. La situazione è degenerata quando sul parabrezza dell’auto dell’avvocato è stato ritrovato un libretto di preghiere intitolato “Massime Eterne”, un oggetto generalmente associato ai defunti, accompagnato da un messaggio inquietante rivolto al figlio di tre mesi dell’avvocato.
Questo gesto ha profondamente scosso la famiglia del legale, che ha deciso di sporgere denuncia per tentata estorsione e atti persecutori. Immediatamente sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Arena, coordinati dalla Procura di Vibo Valentia, che hanno sequestrato il libretto e condotto un’indagine rapida ed efficace, raccogliendo testimonianze e refertando prontamente all’Autorità Giudiziaria.
La Procura di Vibo Valentia, guidata da Camillo Falvo, ha richiesto e ottenuto dal GIP l’emissione di un’ordinanza di misura cautelare nei confronti del presunto autore delle minacce. L’uomo è ora obbligato a mantenere una distanza di almeno 500 metri dall’avvocato e dai suoi familiari, con il divieto assoluto di comunicare con loro in qualsiasi forma.
L’operazione ha messo in luce l’importante ruolo svolto dalla Procura e dai Carabinieri nel garantire sicurezza e legalità nel territorio, in particolare nelle aree delle Preserre vibonesi. La dedizione delle istituzioni nella protezione dei cittadini, e in particolare delle fasce più deboli, è stata ancora una volta confermata da questa azione tempestiva e risoluta.
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