La storia di una giovane ragazza di soli 16 anni che perde la vita cercando di proteggere la madre dall’ira del padre assassino, ha scosso profondamente l’intera comunità di Torremaggiore, una città nel Foggiano.
La tragedia è avvenuta la scorsa notte, quando il padre della giovane ragazza ha ucciso a coltellate la figlia e un uomo di 51 anni, Massimo De Santis, colpevole di avere una presunta relazione con la moglie dell’assassino.
L’uomo, un 45enne albanese, panettiere, è stato arrestato dai carabinieri ed è stato accertato che anche la moglie del presunto assassino è rimasta ferita durante l’aggressione.
La giovane ragazza è morta nell’atto di difendere sua madre, a cui il padre aveva rivolto la sua furia omicida. La donna è stata in grado di fuggire e chiamare le forze dell’ordine, che sono arrivate immediatamente sul posto e sono riuscite a bloccare l’assassino.
La comunità di Torremaggiore ha espresso la propria solidarietà e cordoglio alla famiglia della giovane vittima e ha condannato fermamente questo atto di violenza eccessiva e inutile. Un atto che ha causato la morte di due persone innocenti, causando dolore e sofferenza in una comunità già duramente provata dalle difficoltà economiche e sociali.
La vicenda, purtroppo, non è un caso isolato. In Italia, le statistiche sui femminicidi e sulla violenza domestica sono allarmanti. Solo nel 2021, secondo i dati forniti dal Ministero dell’Interno, sono state uccise 28 donne a causa della violenza maschile. Un dato che dimostra l’importanza di combattere la cultura del maschilismo e della violenza, attraverso l’educazione e la sensibilizzazione.
Inoltre, è necessario garantire alle donne vittime di violenza una maggiore protezione e sostegno, affinché possano sentirsi al sicuro e trovare il coraggio di denunciare gli abusi subiti.