Tragedia di Cutro: condannato lo scafista del caicco Summer Love

Naufragio di Cutro
Naufragio di Cutro

Naufragio di Cutro: 20 anni di reclusione per lo scafista turco

Il drammatico naufragio del caicco Summer Love, avvenuto all’alba del 26 febbraio 2023, ha trovato una prima risposta giudiziaria nell’aula del Tribunale di Crotone. Il giudice Elisa Marchetto ha emesso una condanna di 20 anni di reclusione e una multa di 3 milioni di euro nei confronti di Gun Ufuk, cittadino turco di 29 anni ritenuto uno dei quattro scafisti responsabili della tragedia. Ufuk è l’unico tra gli imputati a chiedere il giudizio con rito abbreviato.

Il giudice ha riconosciuto Ufuk colpevole di diversi reati, tra cui favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, naufragio colposo e morte come conseguenza di altro delitto. Il pubblico ministero Pasquale Festa ha sottolineato la convergenza delle testimonianze, evidenziando che 18 persone hanno confermato che Ufuk era al timone della barca. Secondo la Procura di Crotone, c’è una chiara partecipazione di Ufuk nell’organizzazione del viaggio, e l’incidente è avvenuto violando ogni regola di navigazione.

Durante l’interrogatorio, Ufuk ha cercato di mitigare la sua responsabilità definendosi un perseguitato politico che si era limitato a svolgere il ruolo di meccanico a bordo della barca. Ha dichiarato di essere stato arrestato in Turchia nel 2019 per presunte connessioni con il movimento che aveva tentato il colpo di stato nel 2016. Tuttavia, il giudice non è stato persuaso dalla sua difesa, condannandolo a 20 anni di reclusione e ordinando il risarcimento del danno alle parti civili costituite dai familiari delle vittime, dal Ministero dell’Interno e dalla Regione Calabria.

La richiesta della presidenza del Consiglio dei ministri di un milione di euro per danni di immagine non è stata accettata, suscitando l’opposizione del difensore di Ufuk, l’avvocato Salvatore Falcone. Quest’ultimo ha sostenuto che l’imputato è diventato un capro espiatorio e ha criticato il governo per la richiesta di risarcimento, sostenendo che dovrebbe sentirsi moralmente obbligato ad aiutare anziché cercare compensazioni per danni d’immagine.

Il tema del presunto ritardo nei soccorsi è oggetto di un’inchiesta parallela condotta dalla Procura di Crotone. Sei persone, tra cui tre con identità protette e tre finanzieri, sono indagate, e l’indagine dovrebbe concludersi nei prossimi mesi. Intanto, prosegue il processo agli altri tre presunti scafisti, con una udienza prevista per il 13 febbraio.

La tragedia del Summer Love continua a sollevare interrogativi sulla gestione delle emergenze nel Mediterraneo e sulla responsabilità di coloro che dovrebbero intervenire in caso di incidenti marittimi. La condanna di Gun Ufuk rappresenta un primo passo nella ricerca di giustizia per le vittime e le loro famiglie, ma rimane aperto il dibattito sulla necessità di affrontare in modo più efficace la complessa questione delle migrazioni nel Mediterraneo.